Dalla Sardegna alla Sardegna, Dessena: “Per amore si fa tutto”
Nell’ultimo giorno di mercato, si sa, può succedere di tutto. Anche che un calciatore nato a Parma, in Emilia Romagna, torni nella “sua” Sardegna. Dopo una stagione e mezzo alla Virtus Entella, Daniele Dessena torna sull’isola che considera una seconda “casa” perché in Sardegna ha vissuto nove stagioni della sua carriera. La stessa dove fa ritorno: Daniele Dessena è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Olbia. Queste le sue prime parole: “C’è da salvare l’Olbia. Sono qui per dare una mano, in un posto che conosco nonostante io non abbia mai giocato qua. So cosa rappresenta giocare per la Sardegna. Credo di poter dare una mano a questi ragazzi. L’ultimo giorno di mercato ho parlato con il direttore. In una telefonata mi ha fatto sentire subito importante, quello che volevo. Ho il cuore debole, e per amore si fa tutto. Da quando ho iniziato a 16 anni il calcio è stato sempre la mia forza. Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni che mi hanno trasmesso qualcosa di importante, e questo lo voglio fare anche io. All’Entella non mi sentivo più giocatore. Vengo qui perché mi sento importante, sto bene fisicamente e anche di testa. Oggi sono sereno e felice“.
Il Parma, la Champions e il blucerchiato
Dopo una trafila nel settore giovanile del Parma, la gioia dell’esordio in prima squadra: Parma-Lazio del 27 febbraio 2005. Per lui non sarà mai una partita come le altre. Poi la Sampdoria.
Dopo altre tre stagioni in giallobù, impreziosite da anche 2 gol nella vecchia Coppa Uefa nella stagione 2006/2007, Dessena nell’estate 2008 si trasferisce in comproprietà alla Sampdoria. È un acquisto importante per i genovesi e il comunicato blucerchiato con il quale la squadra ne ufficializza l’acquista rappresenta lo status che Dessena ha a inizio carriera: “Arrivano i crismi dell’ufficialità per uno dei trasferimenti più importanti del recente passato blucerchiato. Daniele Dessena, centrocampista classe 1987, stellina del Parma e della Nazionale Italiana Under 21 e Olimpica, approda alla Samp in compartecipazione dalla società ducale”.
L’esperienza con la maglia della Samp dura 4 anni, dal 2008 al 2012, intervallati da una prima esperienza a Cagliari nella stagione 2009/10. L’avventura con la squadra genovese regala a Dessena la soddisfazione dell’esordio in Champions League – nei preliminari persi contro il Werder Brema nella stagione 2010/11- e, anche, la prima retrocessione della sua carriera, che arriva a maggio 2011.
Dessena, dopo la Samp tanto Cagliari
Dopo una stagione in chiaroscuro con la Samp in Serie B nella stagione 2011/2012, per Dessena arriva il trasferimento a titolo definitivo al Cagliari. Non è la prima esperienza in Sardegna per il centrocampista italiano, che aveva già disputato 29 partite – condite da 3 gol – nel Cagliari 2009-10 di Massimiliano Allegri.
È un ritorno voluto tanto da Dessena: “Quando sono rientrato alla Sampdoria dopo la prima parentesi al Cagliari stavo male. Ho fatte carte false per rientrare. Stavo male, mi mancava la città, i tifosi. Per il Cagliari provo solo amore” confidò Dessena ai microfoni della Nuova Sardegna. Parole che certificano un amore viscerale del centrocampista verso la terra sarda.
Ed è un amore, questo, decisamente ricambiato. L’esempio principe risale al 2016. Il Cagliari è in Serie B e Dessena è stato fuori 6 mesi, dopo aver subito la rottura di tibia e perone in uno scontro di gioco contro il Brescia nel novembre 2015.
Il suo ritorno in campo, arrivato il 14 maggio contro la Salernitana, è di quelli emozionanti: “Devo ringraziare tutti i tifosi, i miei compagni, la società e anche i giornalisti. Il giorno che mi sono infortunato un popolo intero mi ha fatto sentire il suo affetto, non saprei proprio come sdebitarmi per tutto questo” ammise Dessena nel post-partita. Amore vero.
Il Cagliari torna in Serie A e Dessena si consacra uomo-spogliatoio. Non è più una prima linea in campo, ma con la sua personalità riesce a contribuire alle salvezze tranquille di quegli anni: dalla stagione 16/17 a quella 18/19 il centrocampista italiano scende in campo solo 36 volte. L’amore per la piazza è tanto, ma la necessità di avere più spazio prende il sopravvento. Dopo 8 stagioni consecutive in rossoblù, nell’estate 2019 Daniele saluta Cagliari e il Cagliari per accasarsi al Brescia.
Dessena: Brescia, Pescara e Virtus Entella e il ritorno in Sardegna
Il primo anno al Brescia regala una grandissima soddisfazione a Dessena. In un anno condizionato fortemente dagli infortuni, Daniele segna solo un gol nella stagione di Serie B 2018/19. È il primo maggio, il Brescia vince 1-0 grazie alla sua rete e con questa vittoria i lombardi certificano la loro promozione in Serie A. “Davide Astori è un mio amico intimo, volevo dedicargli il mio gol. È una persona che tengo sempre nel cuore: questa felicità è anche per Davide Astori”. Con queste parole ai microfoni di DAZN Dessena si lasciò andare alla dedica più importante della sua carriera.
Dopo altre due stagioni al Brescia e un’esperienza poco felice al Pescara, nonostante i suoi 5 gol nella stagione di Serie B 2020/2021 i biancozzurri arriveranno diciannovesimi in campionato, retrocedendo in Serie C. Dessena scende di categoria. Non con il Pescara, squadra con il quale è retrocesso, ma con la Virtus Entella. “Mi volevano fortemente, mi hanno fatto sentire importante. Io sono venuto qui perché sono ambizioso, ho tanto entusiasmo.” Con queste parole la mezzala nata a Parma si presenta ai suoi nuovi tifosi.
Dopo un anno e mezzo con la maglia della Virtus, Dessena torna infine nella sua Sardegna. È fatta per il suo approdo all’Olbia. I sardi hanno bisogno di esperienza per uscire dalle zone calde della classifica, e Daniele Dessena risponde perfettamente a questo identikit. Se sarà un matrimonio vincente, a dircelo sarà il campo.