“L’amore verso il Monterosi parte da lontano”: parla l’allenatore D’Antoni

“L’amore verso il Monterosi parte da lontano”.  Così David D’Antoni, allenatore della formazione laziale, ci accoglie al telefono spiegandoci i motivi che lo hanno spinto ad allenare da anni un club che in molti guardavano con diffidenza: “È stata una delle prime squadre che ho allenato e abbiamo raggiunto la vittoria del campionato d’eccellenza il primo anno e si è venuta a creare una certa sinergia con tutto l’ambiente. Dalla proprietà al direttore sportivo Fabrizio Lucchesi si è venuta a creare da sempre una certa empatia, portandoci a svolgere un ottimo lavoro.”

D’Antoni è alla sua seconda esperienza con il Monterosi. La prima avvenne dal 2015 al 2017: “Dopo un biennio si era rotto qualcosa e ho fatto la scelta di allenare il Frosinone Primavera per confrontarmi con una realtà diversa. Ma anche lì, dopo un pò, ho cercato nuovi stimoli e il destino mi ha portato a incontrare nuovamente il presidente Capponi che aveva un progetto ambizioso.”

D’Antoni e il Monterosi abbattono Avellino e Messina

L’allenatore del Monterosi, nato nel 1979 nella vicina Viterbo, è lo specialista di promozioni e successi del club biancorosso. Attualmente, il club, è 14° in classifica reduce da due vittorie consecutive contro Avellino e Messina: “La prima vittoria è avvenuta in modo fantastico contro l’Avellino, una delle squadre più forti del girone. Abbiamo sbagliato poco, c’è stata molta sofferenza vero ma abbiamo fatto bene. Siamo riusciti a continuare sullo stesso percorso contro il Messina e ho detto ai miei ragazzi di rimanere con i piedi per terra e di lavorare sodo in questo momento. Se mi guardo indietro vedo che siamo a due punti dai playout e quindi è vero che non possiamo fermarci. Dobbiamo fare più punti possibili in questo momento.”

Con molto cinismo D’Antoni guarda la classifica attuale e sa che in Lega Pro la coperta è corta e basta un nulla per ritrovarsi dai playoff ai playout. L’allenatore può contare su un gruppo squadra unito, arrivato nella Tuscia per dimostrare il proprio valore: “Chi è venuto qui è perché la società da anni fa bene. Ha dimostrato negli anni solidità e serietà e si è presentata in Lega Pro con un buon biglietto da visita. C’è uno staff che preme per dimostrare le proprie capacità. Attraverso l’entusiasmo vogliamo dimostrare di voler fare qualcosa d’importante in un piccolo territorio.”

D’Antoni: “Sui giovani c’è tanto da dire. Nel calcio bisogna aver flessibilità di modulo”

Finora il Monterosi ha conquistato due vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. D’Antoni non ha mai cambiato modulo, lasciando libertà ai calciatori ne 3-5-2:”Nella mia breve carriera mi sono sempre adattato ai giocatori cercando di metterli nella condizione giusta per esprimerli al massimo. Finora abbiamo scelto di giocare con il 3-5-2 perchè abbiamo dei vantaggi scendendo in campo in questo modo, abbiamo una squadra rodata su queste caratteristiche. Nel momento in cui mi dovessi rendere conto che il modulo diventasse vincolate non avrei problemi a cambiare. Credo che il calcio attuale preveda una certa flessibilità dei moduli, cambiandoli in corso d’opera e adattandosi alle situazioni. È importante saper cambiare modulo in corso d’opera. Ma per far ciò bisogna avere una certa conoscenza e per noi al momento è ancora presto. Nel tempo mi auguro di esser più flessibile.”

Certamente, il Monterosi, ha tanti giocatori che hanno fatto bene nella passata stagione tra i professionisti, tra questi c’è l’attaccante Rocco Costantino.” Rocco è un giocatore importante. Abbiamo fatto un buon colpo sul mercato, lo volevano in tanti. Ha avuto il coraggio di accettare questa sfida e noi ne siamo riconoscenti. In campo è un ragazzo generoso che si impegna tanto. È un leader con grande carisma. Facciamo molto affidamento su di lui e anche su Polidori e tutti gli altri ragazzi. Finora ci stanno dando tante soddisfazioni.”