La Pergolettese mette la freccia. O meglio, scaglia la sua freccia. La fascia destra della squadra di Lucchini è costantemente solcata dalle sgroppate e dalle corse infinite di Davide Bariti. Il calciatore nato a La Spezia nel 1991 è uno dei più decisivi della Pergolettese. A parlare sono i numeri, ma non solo. A fare la differenza è l’importanza tattica che Bariti riveste al centro del gioco offensivo dell’allenatore Stefano Lucchini.
La storia di questo esterno tutto rapidità, corsa e resistenza parte ormai da lontano, più precisamente da Carrara. Debutta nel professionismo proprio con la Carrarese, a soli 18 anni di età. 35 presenze totali in Toscana nella ‘vecchia’ Serie C2 e la possibilità di mettersi fortemente in mostra. Le prestazioni sono molto positive, tanto che è la Triestina a bruciare la concorrenza e a metterlo sotto contratto per il campionato di Serie B 2010/11. Un doppio salto importante per Davide, che si mette in luce come uno dei giovani talenti in rampa di lancio delle serie minori italiane. In Friuli vive una stagione comunque positiva, con 23 presenze e 1 gol. Non male per un ragazzo di soli 20 anni alla prima vera esperienza in una categoria stimolante e di livello come la Serie B.
Nelle stagioni successive si conferma positivamente in Serie B anche con il Vicenza. Viene notato e acquistato dal Napoli, che decide di spendere e investire quasi 2 milioni di € per il suo cartellino. In maglia Napoli, però, non riesce a ritagliarsi spazio e viene girato in prestito all’Avellino, in Serie C1. Nonostante i frequenti cambi di squadra, Bariti si fa apprezzare da tutti gli allenatori, giocando sempre con continuità e grande abnegazione. Il duro lavoro viene poi ripagato nella stagione 2013/14, quando colleziona 3 presenze totali tra Serie A e Coppa Italia con la maglia dei partenopei. E’ Rafa Benitez a regalargli la grandissima gratificazione del debutto in Serie A contro il Livorno.
Da lì in avanti, però, Davide fa due passi indietro. Scende in Serie C, e dà vita al suo percorso nella terza categoria calcistica italiana, dove Bariti si trasforma costantemente in uno dei pezzi pregiati. Vive stagioni sempre in movimento, passando dalla Lupa Roma, all’Ancona e al Rimini. Nel 2017/18 torna alla Triestina in Serie C, la società che aveva creduto in lui, quando Davide era poco più che un adolescente. 54 presenze in due anni. Terzino, esterno di centrocampo o ala d’attacco. Dove lo metti gioca, e bene. Nel 2019/20 passa anche dalla Sicula Leonzio, dove è per l’ennesima volta un punto fermo della squadra.
Il suo continuo voler girare squadre e piazze lo porta nuovamente al nord, in Lombardia. La città è Crema, la squadra è la Pergolettese. 43 gettoni e 2 gol finora con la squadra di Stefano Lucchini. Sempre titolare su quella corsia di destra in cui Bariti ama correre e spingere a più non posso. E’ uno dei giocatori più decisivi non solo della sua squadra, ma di tutta la categoria. E’ al momento primo in classifica nel numero di cross effettuati (154) e di passaggi chiave (20). Un ruolo, il suo, al centro dello scacchiere tattico della formazione lombarda. Un’incisività continua per tutti i 90′ di partita. La Pergolettese, alla ricerca dell’obiettivo salvezza, sogna con Davide Bariti che, con questi numeri, può rivelarsi davvero sempre decisivo.
A cura di Tommaso Ferrarello
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