Il Pescara torna a vincere. Dopo 3 turni a secco, la formazione di Auteri ha guadagnato 3 punti nella complicata trasferta di Pesaro. Ad aprire le marcature ci ha pensato una zuccata di Cernigoi, mentre a chiudere la pratica è stato Davide Zappella. Il giovane terzino destro classe 1998 è tra i migliori interpreti del ruolo nel campionato di Serie C. Per lui è arrivato il terzo gol stagionale, a dimostrazione che a Pescara sta finalmente trovando il suo definitivo trampolino di lancio per sognare in grande.
La carriera del 23enne terzino destro del Pescara comincia però da Empoli, in uno dei migliori settori giovanili d’Italia. Arriva nel 2015/16 quando è ancora un adolescente e si unisce inizialmente alla formazione U17. Un paio d’anni di rodaggio prima di essere aggregato con regolarità alla Primavera. Qui gioca e divide lo spogliatoio con Hamed Traorè, attuale fantasista del Sassuolo, ma all’epoca fiore all’occhiello del vivaio dei toscani. Le soddisfazioni, però, sono solo all’inizio. Sì, perché nel 2017/18, Davide scende in campo da titolare nel primo match della stagione di Serie B tra Empoli e Ternana. 19 anni sulla carta d’identità e debutto di personalità tra i grandi, al fianco di calciatori del calibro di Krunic, Pasqual, Zajc, Bennacer e Caputo. Un sogno che si realizza, prima dell’inizio di una girandola di prestiti, come spesso accade ai giovani.
Nel gennaio della stessa stagione, appunto, la società decide di mandarlo in prestito in Serie C, al Cuneo. L’obiettivo è fargli accumulare più minutaggio possibile per sgrezzarlo e farlo crescere. In Piemonte, però, gioca solo 8 partite e non riesce a lasciare un ricordo indelebile. Va un po’ meglio il campionato successivo quando si accasa all’Arezzo, sempre in C. 18 presenze totali che gli consentono di scendere in campo con più regolarità. Poi sarà il turno del Piacenza, per proseguire nel percorso di crescita e di maturazione. La stagione nel club emiliano rappresenta un po’ il crocevia della carriera di Zappella. Gioca 30 partite totali, confezionando ben 6 assist ai compagni. Numeri che cominciano a stuzzicare anche la dirigenza dell’Empoli, che decide di trattenerlo e valutarlo in vista del campionato 2020/21.
L’Empoli 20/21 targata Alessio Dionisi centra la promozione in Serie A e dà la possibilità a Zappella di mettersi ulteriormente in mostra. Scende in campo 3 volte in Coppa Italia, di cui una al Maradona contro il Napoli, sfiorando addirittura l’impresa. E’ il 13 gennaio ’21 quando Davide gioca per ben 90′ sfidando la squadra di Gattuso e dei vari Lozano, Politano, Koulibaly e Di Lorenzo. Ma non solo. Prende parte e contribuisce alla splendida prestazione di Nadir Bajrami, che si presenta al calcio italiano con una doppietta. Qualche giorno più tardi, però, si spalancano nuovamente le porta della Serie C per il terzino classe ’98, sempre in prestito. Approda al Cesena, in una piazza storica e desiderosa di tornare presto in categorie più ambiziose. 16 presenze nella seconda parte di stagione, playoff compresi, prima di rientrare alla base.
Quest’anno il salto al Pescara, altra piazza che ha masticato calcio importante e che sogna di risalire la china. 24 presenze finora e una titolarità mai in discussione con la sapiente guida tecnica di Auteri. 3 gol segnati, ma soprattutto prestazioni fatte di continuità, affidabilità e concretezza.
Chissà che non sia davvero l’anno buono per il salto definitivo. Sognare non costa nulla e pensare di riprendere spazio all’Empoli, dove tutto è cominciato, deve rappresentare un obiettivo tangibile e non più una semplice chimera.
A cura di Tommaso Ferrarello
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