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De Laurentiis credeva di aver trovato il nuovo Careca | Ora scappa in Serie C: solo lì poteva giocare

De Laurentiis imago esterna

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli

Il nuovo Careca che ha fallito col Napoli: da oggi è un nuovo giocatore della Serie C italiana. Che parabola assurda.

Al termine di un campionato, agli occhi di coloro che vivono il calcio tutto sembra tacere. C’è ancora qualche lascito di festeggiamenti per la squadra promossa nella categoria superiore, o rammarico per il club che, invece, dovrà ripartire da una serie inferiore.

Sembra tacere, ma così non è. Perché è proprio alla fine di ogni stagione che si analizzano con più precisione il rendimento della squadra e lo staff. E a quel punto il network interno – reso poi pubblico – si intensifica. Inizia così una vera e propria “caccia” per aggiudicarsi i profili migliori.

È come quando si legge un libro, si guarda una serie TV o si ascolta in anteprima un disco: colti dalla curiosità si volta pagina per il capitolo successivo o si clicca NEXT. La stessa formula la si adotta nel calcio. A maggio si avvia una corsa contro il tempo per fare in modo che il proseguo sia migliore del precedente.

Unico appunto? Non può esserci un elevato margine di errore. Ma questo è improbabile da prevedere perché durante una stagione le variabili che si sviluppano possono essere molteplici. Basti pensare al Napoli di De Laurentiis. Dopo la scorsa stagione – fallimentare – il Presidente si è mosso fin da subito nel ricercare la giusta guida e così è stato. A giugno è stata ufficializzata le presenza di Antonio Conte in panchina.

Colpo giusto o questione di aspettative?

De Laurentiis credeva che Conte avesse potuto risollevare la sorti del club, o meglio, che la rinascita sarebbe potuta avvenire in poco tempo e che per la prime partite di campionato quella parabola discendente, che ha investito il club dopo la vittoria del campionato, sarebbe stato un vecchio ricordo.

Ancora molti gli ingranaggi da risolvere. E il meccanismo lo si ritrova pari pari anche nelle società di Serie B e Lega Pro. Questo sembra ricordare lontanamente quello del Catania, che lo scorso anno si è classificato tredicesimo nel Girone C della terza categoria.

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Roberto Inglese in azione con la maglia del Catania / Credits: Catania FC

Dalla Serie A al Catania: il nuovo innesto

La voglia di rivalsa e di creare una rosa di prim’ordine ha investito anche la società rossoazzurra che nelle ultime ore di calcio mercato ha sfoderato un colpo particolarmente importante. A rinforzare il reparto offensivo è arrivato Bobby English.

Si tratta di Roberto Inglese, il centravanti classe 1991 che ha bazzicato in squadre di Serie A, come Chievo Verona e Parma. Un innesto sul quale la società ripone molta fiducia, considerando il curriculum con il quale il giocatore si presenta.