La Juve Stabia si concentra sul presente ma strizza l’occhio al futuro. La società è lungimirante e sa che la crescita di una squadra passa anche per le capacità di valorizzare il proprio patrimonio. Un vasto vivaio di giovani promettenti che si stanno facendo le ossa tra le fila dei gialloblù e non solo. C’è chi lotta durante tutta la settimana per guadagnarsi spazio la domenica. Vincenzo Della Pietra si sta ritagliando uno spazio importanti in un reparto imbottito di calciatori navigati.
Nella famiglia Della Pietra il calcio è di casa. Papà Carmine è un ex difensore che ha passato gran parte della carriera tra Serie B e Serie C vestendo maglie pesanti come quelle di Salernitana e Napoli. “Ho toccato il primo pallone a 3 anni, da allora non l’ho più lasciato”. Esordisce così Vincenzo Della Pietra ai nostri microfoni. L’attaccante classe 2002 ha vissuto una rapida ascesa. Dal calcio giovanile alla Serie B. Sempre nel solco dell’impegno costante e della determinazione.
In pochi anni Vincenzo passa dalle giovanili del Napoli a quelle del Benevento, fino ad arrivare alla Juve Stabia. Qui trova due figure fondamentali per la sua crescita da professionista e da uomo. “Devo tanto al responsabile del settore giovanile Saby Mainolfi e al direttore Roberto Amodio che hanno deciso di puntare su di me e di darmi l’opportunità che non ero riuscito ad avere altrove”. Ripagare la fiducia è una strada in discesa se alla prima apparizione con la nuova maglia segni un poker. “Mi presentai alla grande, segnai quattro gol al Napoli in amichevole”.
Da quel momento, 18 presenze e 8 reti segnate in Primavera 2 con la maglia gialloblù. La pandemia interrompe il campionato ma non la sua scalata verso la prima squadra. La Juve Stabia è in Serie B e Della Pietra spesso si allena con i “grandi”, fino a quel 13 luglio 2020. “L’allenatore Fabio Caserta durante Frosinone-Juve Stabia, partita importante per le Vespe, decise di gettarmi nella mischia: fu un altro momento straordinario, il primo in assoluto, fu il mio esordio in serie B”.
La stagione 2019/2020 non si conclude al meglio per la Juve Stabia, la squadra retrocede in B. Non tutti i mali vengono, però, per nuocere. In questo modo Della Pietra guadagna maggior spazio anche a causa della rivoluzione tecnica che è in atto. Intanto qualcuno lo nota. Il Genoa si accorge del suo talento e lo porta in Liguria. “L’esperienza dello scorso anno a Genova è stata fondamentale per la mia crescita. Un anno molto complicato e diverso dagli altri – continua il giovane attaccante – sia perché è stato il mio primo anno lontano da casa ma soprattutto per le problematiche legate al Covid”. Difficoltà che sembra non percepire. Esordio con la Primavera e altra partita da ricordare. Come con la Juve Stabia, festeggia la prima partita con una rete. “Il ricordo più bello è quando sono riuscito ad andare subito in gol”. Al Genoa trova tanti amici. “Ho legato molto con Yaya Kallon ci sentiamo ancora. Prima di essere un calciatore di livello stratosferico, è una persona eccezionale”.
Il prestito al Genoa si conclude e fa ritorno alla casa madre Juve Stabia. Lì Walter Novellino gli regala ampio spazio. Le prestazioni della squadra sono così così. Arriva il momento del cambio di panchina. Con Stefano Sottili Della Pietra ha meno spazio ma riesce ad essere più decisivo. “A Catanzaro ho vissuto un’emozione indescrivibile. Segnare in un campo storico il primo gol da professionista è unico. Non lo dimenticherò mai”. Il reparto offensivo delle Vespe è pieno di calciatori di categoria e c’è sempre qualcosa da imparare. “Eusepi ed Evacuo mi stanno dando una grande mano, è un onore giocare con loro”.
Un ragazzo di 19 anni con la mente ben focalizzata sul presente ma anche sul futuro. Il calcio resta la priorità. “Lavoro per migliorarmi. Mi sento più una prima punta, a Genova ho giocato anche da esterno. Sono un attaccante veloce e mi piace tirare con entrambi i piedi”. La vita, però, è anche altro. “Sto proseguendo gli studi, è un qualcosa di importante per la mia vita, al di là della carriera calcistica. Mi piace uscire con gli amici e guardare film e serie tv su Netflix”.
L’umiltà e la voglia di migliorarsi sono state le armi in più di Vincenzo Della Pietra. Qualche soddisfazione se l’è tolta, ma guai a sentirsi appagati.
A cura di Raffaele Galasso
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