Desplanches, dal Milan alla Lega Pro: chi è il miglior portiere del Mondiale U20
Il ruolo del portiere potrebbe essere descritto come un uomo che ha il solo obiettivo di tenere la sua rete inviolata. In realtà, dietro quella figura, si nasconde tanto altro. Per chi indossa quei guantoni, quando si prende posizione tra i pali, è inevitabile fare i conti con un mix di emozioni e responsabilità. Voglia di mettersi a disposizione dell’intera squadra, di riuscire a guidare le file difensive e di mettere in pratica tutti gli insegnamenti assorbiti fin dalle prime scuole calcio. A questo, aggiungi anche leadership, reattività e un cassetto colmo di sogni ed ecco che viene fuori la perfetta descrizione di Sebastiano Desplanches. Soli 20 anni, ma un cammino coi fiocchi che lascia ben sperare anche per il suo futuro. Dalla primavera del Milan e le attenzioni di Pioli per poi arrivare a competere con i grandi del professionismo. Ora, nel suo curriculum, può aggiungere con orgoglio anche la presenza tra i pali dei Mondiali U20, di cui è stato eletto il migliore nel suo ruolo. Indossando la maglia azzurra, e con l’orgoglio di aver sfiorato il titolo all’ultimo atto contro l’Uruguay. Un mese niente male per il portiere del Vicenza, che si è congratulato con lui dopo il meritato riconoscimento. E che, suo malgrado, sa che le prestazioni del portiere hanno attirato su di sé l’interesse di diverse squadre, come il Betis che ha fatto recapitare in sede al Vicenza una proposta per strapparlo alla C. Ma su di lui ci sono anche gli occhi della Serie A, in particolare del Bologna, e della B, con Bari e Palermo che pensano a lui.
Dall’Inter al Milan: la sua storia
Gli inizi della carriera di Sebastiano Desplanches sono tutt’altro che banali. Inter e Milan, due squadre e una storica rivalità. Nella storia di questo sport, più volte si è sentito parlare di calciatori che hanno indossato entrambe le maglie. E questo è stato il caso anche dell’estremo difensore di Novara. Da Appiano Gentile con Pinamonti e Ogunseye raggiungendo Calabria a Milanello. E lì, proprio tra le file rossonere, non poteva che rivedere in Gianluigi Donnarumma tutto ciò che sarebbe voluto diventare. Con lavoro e determinazione, il classe ’03 ha iniziato a vivere le prime soddisfazioni nella UEFA Youth League. Contro Porto, Atletico e Liverpool ha sfoggiato in campo tutta la sua personalità e la sua tecnica. Ma quelle sono state solo le prime occasioni che ha avuto per assaporare le grandi competizioni. Un talento che ha catturato l’attenzione di Stefano Pioli. Contro la Fiorentina arriva la sua prima convocazione in Serie A. Di lì a poco, anche lo spettacolo dalla panchina in Champions League contro Porto e Atletico Madrid.
Desplanches, la Lega Pro con Vicenza e Trento
Dopo il Milan l’approdo in Lega Pro grazie alla chiamata del Vicenza, con cui ha collezionato sole tre presenze in Coppa Italia prima del prestito al Trento. L’obiettivo è quello di crescere in maniera esponenziale per poter attirare su di lui gli occhi di club rinomati. Con i gialloblù, in questa stagione, è sceso in campo in dieci gare tenendo la porta inviolata per ben tre gare e subendo in totale otto gol.
Il Mondiale U20 con la Nazionale
Club e nazionale. Rappresentare la propria terra e difenderla lottando sul campo è l’obiettivo più grande che si possa raggiungere. E, anche quest’aspirazione è una casella spuntata nella vasta lista di Desplanches. I suoi voli e le sue parate sono finite anche sui campi del Mondiale U20, mettendosi a pieno servizio di Nunziata. La finale contro l’Uruguay non è terminata come avrebbe sperato: nella rassegna mondiale resta comunque la soddisfazione personale di essere stato uno dei profili più in vista di tutta la competizione.