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Il calcio da Baldini, la Champions e il traguardo delle 100 panchine in C: a tutto Di Carlo

Di Carlo sulla panchina del Pordenone

Di Carlo al Pordenone (credit: Pordenone) - LaCasadiC.com

“Vado al massimo, vado a gonfie vele” cantava Vasco Rossi, con una citazione perfetta per sintetizzare l’inizio di stagione del Pordenone. La squadra di Domenico Di Carlo ha iniziato nel migliore dei modi il proprio campionato: subito in testa al girone A di Serie C.

Di Carlo e la prima esaltante esperienza

La prima vera panchina di Domenico Di Carlo fu quella della Primavera del Vicenza, ma la prima esperienza tra i professionisti fu davvero incredibile. Nella stagione 2003/20004 diventò l’allenatore del Mantova, che a quel tempo giocava nell’allora Serie C2. Fu una stagione incredibile, il Mantova che riuscì a raggiungere la promozione in Serie C1, grazie anche a le 17 gol di Gabriele Graziani. L’esperienza vincente di Di Carlo a Mantova proseguì nella stagione 2004/2005 dove raggiunse la Serie B da secondo in classifica.

Di Carlo Pordenone

Una Serie A sudata

La prima stagione in Serie B fu altrettanto incredibile. Quarto posto in campionato e finale playoff, con la Serie A sfiorata. Il Mantova si arrese al Torino rimanendo ancora un anno in Serie B. Al secondo anno Di Carlo e i suoi non riescono a ripetersi, mancando di poco i playoff e arrivando ottavi in classifica. Dopo 162 partite con il Mantova la Serie A arrivò con la chiamata del Parma che scelse di dargli la sua prima chance nel gotha del calcio italiano. La sua prima esperienza in Serie A non risultò esaltante: 5 vittorie 10 pareggi e 12 sconfitte, esonerato. Di quella sua esperienza resta impresso l’episodio del calcio subito da Silvio Baldini, durante un Parma-Catania finito 2-2.

Domenico Di Carlo Pordenone

La chiamata del Chievo e la Champions

A novembre del 2008 la seconda esperienza in A, stavolta è lui a subentrare dopo un esonero. Il ChievoVerona lo avvicenda a Iachini. Di Carlo restò sulla panchina gialloblù per due stagioni. Riuscì nell’impresa di salvare la squadra dalla retrocessione alla prima stagione arrivando a chiudere la seconda con la quinta miglior difesa del campionato di Serie A. Nel 2010 si accomodò sulla panchina della Sampdoria con un difficilissimo compito: provare ad entrare in Champions League. Missione fallita per lui, con l’eliminazioni nel turno preliminare contro il Werder Brema.

Di Carlo Pordenone
Foto: Pordenone Calcio

L’Europa League e la strada verso il ritorno in Serie C

La Sampdoria di Di Carlo ebbe accesso ai gironi di Europa League dove fu eliminata. Di Carlo fu esonerato e la Samp rischiò la retrocessione. Tornò al Chievo, poi passò al Livorno e al Cesena. Tutte e tre le esperienze infelici, con il benservito e un’amarissima retrocessione all’ultima esperienza in Serie A prima di ricominciare dalla B.

L’ultimo ballo di Di Carlo con il Chievo

Lo Spezia puntò forte su di lui e fece bene dato che sfiorò la promozione attraverso i playoff due volte. Dopo un’esperienza non esaltante al Novara tornò nuovamente al Chievo finendo col retrocedere all’ultimo posto. Di Carlo è ripartito dal basso in Serie C: è riuscito a centrare la promozione con il Vicenza e ora vuole ripetersi. E lui lo sappiamo, di promozioni è un esperto. Intanto sono cinque i gol fatti e uno solo subito, con due vittorie e un pareggio che rendono le 100 panchine in Serie C festeggiate nell’ultima giornata ancora più belle.

A cura di Giuseppe Federici