Trento, Di Carmine: “Ho ancora fame, qui mi sento valorizzato”
L’attaccante del Trento è intervenuto in conferenza stampa al termine del match con il Caldiero Terme.
Fame, riscatto, voglia di tornar nuovamente protagonista. La nuova avventura di Samuel Di Carmine è partita sotto i migliori auspici. Gol, già due consecutivi, e una fiducia ritrovata dopo le difficoltà vissute durante l’ultima stagione.
Ora il Trento, della vecchia conoscenza Tabbiani, e i nuovi sogni da realizzare, perché chi come Samuel vive per segnare non può che andare alla ricerca di traguardi ambiziosi.
Cambiamenti, dal girone C al girone A, ma la stessa voglia di incidere che ha sempre caratterizzato la sua carriera. La squadra gialloblu vince, convince, e si gode l’ottavo posto in classifica, in piena zona playoff.
Prematuro, ovviamente, parlare di obiettivi, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti. Anche grazie a quella strana coppia, Tabbiani e Di Carmine, unita dalla stessa voglia di rivincita. Vita vera tra pagine calcistiche che attendono nuovi passaggi d’inchiostro.
Trento, Di Carmine: “Vivo per il gol, vittoria con il Caldiero aumenta la fiducia”
Le dichiarazioni rilasciate dall’attaccante nella conferenza stampa post partita: “Vivo per il gol e, ovviamente, per aiutare la squadra. Con il Caldiero Terme abbiamo ottenuto una grande vittoria, soprattutto perché abbiamo sofferto tanto. Sono tre punti che sicuramente possono far aumentare fiducia e morale in vista del futuro”.
“Gol? Diciamo che è stato bravo il mio compagno (Bernardi, ndr) a mettere in area un bel cross, io ho dovuto soltanto spingere in rete”. Umiltà e semplicità, storia di un bomber rinato che sta andando alla ricerca di continuità e nuove certezze.
“Catania? Avrei potuto fare 15 gol senza infortunio al dito”
E poi, inevitabilmente, i pensieri ritorno all’ultimo anno, alle difficoltà e a come trasformare in energia positiva: “A Trento mi sono trovato bene sin dal primo momento, ho trovato un gruppo forte che fin da subito mi ha fatto capire che qui mi avrebbero valorizzato”.
Prosegue: “Non mi piace parlare di numero di gol, io penso solo a segnare, è l’unica che realmente mi interessa. Senza fame avrei già smesso. Catania? Senza infortunio al dito avrei potuto segnare almeno 15 gol”.