Il 2022 come l’anno buono per tornare al centro. Nella fattispecie, del Bari. Possiamo solo supporlo ma è probabile che il desiderio di Davide Di Gennaro sia stato questo. Quasi inevitabile quando hai chiuso i primi 20 turni di campionato con 170 minuti giocati e sole due presenze da titolare. Con la sensazione di aver fatto vedere solo piccole tracce di un progetto tattico e tecnico sul quale il duo Polito-Mignani aveva investito nelle battute finali del calciomercato estivo. Contratto di un anno a cifre ridotte e gentlemen agreement per un secondo anno, in caso di promozione.
Possiamo immaginarla così. Squilla il telefono di Davide Di Gennaro. Fine agosto. Dall’altro lato, il direttore sportivo del Bari Ciro Polito. I due si conoscono, hanno lavorato insieme a Castellammare di Stabia. “Gennaro voleva il Bari – ha raccontato il ds al suo arrivo – aveva delle possibilità per andare altrove, ha fame e voglia dentro. Me lo sono tenuto fino all’ultimo, e lui mi ha aspettato. Voleva giocare per un obiettivo: voleva dare qualcosa a sé stesso, senza bisogno di guadagnare“. E ha sposato Bari, prima tappa nel girone C di Serie C dopo aver frequentato un altro raggruppamento a Cesena: “Avevo già scelto Bari dall’inizio dell’estate – confessò lo stesso giocatore – Spiegavo al mio agente che è anche una delle piazze che mi sarebbe tanto piaciuta in C. I contatti con il direttore sportivo Polito ci sono stati e quando l’ultimo giorno c’è stato da dire sì o no”.
Di Gennaro ha detto sì. E quando è arrivato in Puglia ha lavorato per rimettersi in carreggiata, chiamato a trasformare gli allenamenti in solitaria di un’intera estate in ritmo partita. A complicare i piani c’è stato lo stop contro la Paganese. Il nastro si riavvolge. 26 settembre, problema al ginocchio destro accusato dopo pochi minuti e un mese di stop. Per ritrovare il posto da titolare ha atteso il 14 novembre, con un’ora contro la Vibonese. Poi davanti alla difesa Mignani gli ha sempre preferito Maita, uno degli inamovibili della prima parte di stagione, testando anche l’ex gioiello delle giovanili del Milan da vice Botta, come a gara in corso nel derby vinto contro il Taranto.
La missione di Di Gennaro nel 2022 partirà dal Catania, avversario atteso domenica 23 gennaio al San Nicola. Le squalifiche di Maita e Scavone potrebbero aprirgli le porte dei titolari. Prendersi le chiavi del centrocampo sarà invece un suo merito. Mettendo da parte le 308 partite (quasi tutte tra A e B) con 47 reti e 40 assist in carriera. “Più che un patto per la B, è con me stesso – spiegava a novembre – voglio salire in B e farlo a Bari. Però poi i campionati bisogna vincerli”. Quel manifesto è rimasto intatto anche nel 2022.
A cura di Luca Guerra
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