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Dalla Serie C alla Serie A: Napoli-Lazio è anche Di Lorenzo contro Lazzari

Napoli-Lazio. Spalletti contro Sarri. Insigne che ritrova l’amico Immobile. Ma non solo. Al “Maradona” sarà anche una sfida tra terzini destri, Di Lorenzo e Lazzari. Un passato simile a quello dei due giocatori. Entrambi partiti dal basso. Entrambi partiti dalla Serie C, una categoria che, in modo diverso, ha rappresentato tanto per loro. Una casa in cui crescere, un trampolino di lancio, un punto di partenza per costruirsi il proprio futuro. E il futuro se lo sono costruiti bene. Ora sono protagonisti in Serie A, titolari in due tra le più importanti squadre del primo campionato italiano. Uno, Di Lorenzo, ha anche vinto da titolare l’Europeo con la nazionale di Mancini.

Perché c’è chi arriva subito e chi si deve prendere tutto. Partire dal basso per arrivare in alto. La forza dei sogni. Napoli-Lazio è anche la loro partita. La partita dei terzini destri.

Di Lorenzo: da svincolato a campione d’Europa

Rimanere senza nulla e avere la forza di ripartire. È la storia di Di Lorenzo, rimasto senza contratto nel 2015 dopo il fallimento della Reggina e ora titolare inamovibile nel Napoli di Spalletti. Una scalata lunga iniziata nel settore giovanile della Lucchese. “Si intravedevano già le sue qualità, lo aggregammo alla prima squadra per questo motivo. Poi, nel finale di campionato lo facemmo anche esordire in Serie D”, raccontò Paolo Giovannini, direttore generale del tempo. Nel 2009 il passaggio alla Reggina, che riuscì ad anticipare l’Udinese.

L’esordio in Serie B arriva due anni dopo, nel 2011. E poi la Serie C, con il passaggio in prestito al Cuneo e una stagione da protagonista. Di nuovo la Reggina. Un anno in B e uno in C. Nel 2015 il fallimento. Giovanni è senza squadra. Fermarsi. Cadere. Ripartire. Ad aiutarlo è il signore di prima, Paolo Giovannini. Grazie a lui approda a Matera: Forse avrei potuto portarlo anche in altre squadre, ma speravo che la Lega Pro potesse riservargli un futuro. E nella Casa di C il futuro se l’è creato. Dopo due anni la chiamata in B dell’Empoli. La promozione in A e il passaggio al Napoli. Fino ad arrivare alla magica notte dell’11 luglio 2021 a Wembley.

 

Lazzari: la freccia italiana della Lazio

34.91 km/h la velocità raggiunta da Manuel Lazzari in occasione di Lazio-Atalanta della scorsa stagione. Un Frecciarossa che ha preso la rincorsa da molto lontano. A 16 anni la prima porta sbattuta in faccia. Il Vicenza, squadra in cui era cresciuto, lo scarta: “Pensai di smettere, fu un momento molto difficile“. Manuel, però, non si arrende e riparte dalla Serie D, prima con il Montecchio e poi il Delta Porto Tolle. Il passaggio in C2 alla Giacomense, diventata poi Spal nel 2013. L’inizio della scalata. Con la squadra di Ferrara arriva la doppia promozione. Prima vince la C e dopo la B. Nell’agosto del 2017 l’esordio in Serie A, ironia della sorte, contro la Lazio, in cui poi approda due anni dopo.

 

Serie A, Champions League e nazionale. Questo lo si conosce. Ma tutto è partito da lì, dal passato fatto di sacrifici e sudore: “Lancio un appello ai giovani, non mollate di fronte alle difficoltà“. Perché le cose bisogna conquistarsele. E Lazzari lo ha fatto, con le sue tante cavalcate. E ora Manuel va di corsa, verso i suoi obiettivi. Perché chi arriva dal basso non si vuole più fermare. E a Marzo, forse, sfiderà insieme a Di Lorenzo, proprio il terzino a cui si ispira, Joao Cancelo.

Napoli-Lazio, Di Lorenzo contro Lazzari: umilltà e forza di volontà al servizio dei sogni.