Di Noia, un gol capolavoro per sfatare il tabù playoff: il Foggia si affida a lui per sognare
Minuto 87 di Foggia-Potenza. Stanno conducendo gli ospiti, con il gol trovato al 75’ da Talia che li porterebbe alla fase nazionale playoff. Potenza che, dopo aver eliminato a sorpresa il Picerno, è a un passo da un’altra impresa. I padroni di casa hanno sofferto più del previsto e le speranze di pareggiare diminuiscono, mentre il tempo passa e la stanchezza aumenta. Ma è proprio qui che succede l’incredibile. Gasparini esce male su un lancio lungo del Foggia, la palla finisce verso la metà campo.
Ci si fionda Giovanni Di Noia, che di puro istinto calcia da 40 metri. Il risultato è una traiettoria che scavalca portiere e difensori del Potenza e che si insacca in rete diventando un gol da cineteca, che ad oggi è il più importante della stagione della squadra di Delio Rossi. A segnarlo è un giocatore che aveva più di un conto in sospeso coi grandi appuntamenti, che ora si è preso anche una rivincita personale col passato.
La reazione dopo un periodo difficile: “Volevo farmi perdonare”
Che sapore abbia avuto il gol a livello personale lo ha spiegato il diretto interessato in conferenza stampa al termine del match: “Questo gol è importantissimo per me perché era dal rigore sbagliato con la Juventus Next Gen che volevo farmi perdonare, spero di esserci riuscito”. Una rivincita dopo un errore che lo aveva visto protagonista in negativo, ma da cui ha saputo rialzarsi anche passando da un finale di stagione non facile. La crescita di Frigerio gli ha infatti tolto una titolarità che sembrava inscalfibile, ma la reazione è stata da grandissimo professionista e uomo squadra. “Non mi sono mai sentito titolare e ho sempre lavorato dando il massimo. Il mister fa le sue scelte, io le accetto e mi tengo sempre a disposizione”.
Se la titolarità è un concetto sempre più astratto nel calcio moderno, comunque i suoi numeri ci parlano di 26 presenze totali negli undici iniziali, con 4 gol che confermano un’abilità nell’area avversaria che ha sempre avuto in carriera. Una stagione comunque ottima, in cui ha aiutato il Foggia ad arrivare al quarto posto. Alla prima annata in rossonero si è imposto subito come un leader, forte di un’esperienza a 28 anni che va oltre la Serie C. Quello trovato col Potenza è un gol che lo ripaga delle volte in cui non ha avuto la fortuna di raccogliere ciò che ha seminato. Ora ha la possibilità di riprendersi tutto con gli interessi proprio a partire da questa perla d’autore.
I playoff stregati, le motivazioni in più di Di Noia
Giovanni Di Noia nel corso della sua carriera ha infatti potuto fare esperienze soddisfacenti e importanti, ma le delusioni non sono mancate. Prodotto del settore giovanile della squadra della sua città, il Bari, il primo di questi traguardi è stato proprio arrivare a giocare in prima squadra dopo la trafila nelle giovanili. Posto che però si è dovuto guadagnare lontano da casa, con tre anni e mezzo a maturare in Lega Pro dopo essere uscito dalla Primavera biancorossa. Nel 2015 poi il ritorno a casa, dove gioca la sua prima stagione in Serie B. Campionato che poi conoscerà bene con altre maglie, quelle di Ternana, Cesena, Carpi e Chievo. In cinque stagioni gioca 119 partite con 10 gol in B.
Le pagine meno fortunate sono arrivate proprio nelle fasi playoff e il gol contro il Potenza in parte lo riscatta. Tra Serie B e C ne ha disputati 6 in carriera senza mai riuscire a strappare una promozione. La prima è stata quella in cui è arrivato più vicino, quando da giovanissimo vestiva la maglia del Chieti e perse la finale playoff della Lega Pro Seconda Divisione. Due volte ha poi vissuto l’incubo di una sconfitta ai rigori, ritornato alla mente quest’anno col rigore sbagliato proprio da lui in semifinale di Coppa Italia di Serie C.
Fantasmi in parte scacciati dal gol che ha portato il Foggia alla fase nazionale e che lo ricompensano di tutto questo. Ora l’obiettivo per Di Noia e compagni è quello di arrivare in fondo e sfatare anche questo tabù. Il derby con l’Audace Cerignola è il primo passo per l’obiettivo Serie B.
A cura di Simone Solenghi