Lecco, Paolo Di Nunno: “Il Perugia voleva la B per vendere agli americani”
“La sconfitta col Catanzaro poteva starci, ma noi siamo rimasti fermi per settimane… E sa perché? per colpa di gente che non ha un cavolo da fare. Come Perugia e Brescia che hanno deciso di fare causa a tutti perché loro la C non volevano farla. E ci credo: gli umbri puntavano la B per vendere il club agli americani. Ma gli è andata male…“. Paolo Di Nunno, ad del Lecco, ai microfoni de Il Giorno, ha parlato degli ultimi mesi che hanno visto protagonista la sua squadra. La vittoria dei playoff, i tribunali, la Serie B e il mercato: le parole del patron bluceleste.
Di Nunno: “Nel calcio non ci sono amici”
“Ora testa al campionato. Sappiamo che ci sono squadroni, con gente che ha soldi. Io non ne ho come ‘quelli’. Io vivo, non muoio di invidia per loro“. Dopo un’estate che ha visto protagonisti i tribunali, il Lecco può ora concentrarsi sulla Serie B. Il patron Paolo Di Nunno ha rilasciato forti dichiarazioni per analizzare la situazione che ha coinvolto il suo club: “Non credo per antipatia. Sono comunque un personaggio, certamente do fastidio, oggi e magari in futuro. Ma resto un uomo di parola, a differenza di altri“. “In questo ambiente non puoi avere amici, solo nemici. Fanno tutti finta di volerti bene, ma solo per fregarti i soldi. E se c’è business non c’è amicizia… Io sono scomodo, ho il “difetto“ di dire in faccia quello che penso, ma poi mi passa tutto. Non porto rancori e se mi dicono che ho sbagliato chiedo scusa“.
“Balotelli? No. Lo stadio è pronto”
Sulla questione stadio: “Chiesi prima al Brescia: chiamai Cellino in Inghilterra, ma non sapevo che stesse facendo ricorso anche lui. Poi mi sono rivolto al Monza, per tutta la nostra città era la soluzione più bella, anche perché i tifosi sono gemellati e avrei potuto giocare sempre lì. Però Galliani mi disse che il campo si sarebbe rovinato con la pioggia. Ma la cosa che mi fece davvero arrabbiare è stato quando gli chiesi la disponibilità il venerdì, prima della finale di ritorno col Foggia. Mi disse: “Non è che fai la fine del Bari che all’ultimo minuto non è andato in A?“ Noi invece al Foggia di gol ne abbiamo rifilati tre, i ragazzi volevano la B. Ma il campo non l’abbiamo avuto“. Di Nunno che ha poi annunciato il ritorno al Rigamonti Ceppi: “Il 16 settembre per la sfida col Brescia. I lavori sono praticamente finiti (servivano un impianto di illuminazione di 1200 watt, necessario per le tv, e almeno 5500 posti a sedere oltre ai tornelli, ndr), siamo stati più veloci della luce“. E sul possibile arrivo di Balotelli: “Proprio lui no. La squadra è fatta. Con i giocatori esperti siamo a posto e poi abbiamo tanti giovani pronti“.