Il Foggia di Zeman ha trovato nella solidità difensiva la chiave vincente di questa prima parte di campionato. 20 gol subiti in 19 gare, dato in linea con le squadre in lotta per i playoff. E se si entra nello specifico, oltre ai numeri, emergono indubbiamente le ottime apparizioni del blocco di dietro capitanato da Giacomo Sciacca, ma che trova la piena affermazione con il duttile Davide Di Pasquale.
Di Pasquale, classe 1996, è nato a Pescara e ha in archivio esperienze con la maglia proprio dei delfini, ma anche con il Giulianova, il Campobasso e la Sambenedettese. Proprio dopo il crack del club rossoblù, Davide ha scelto Foggia su forte richiesta del ds Pavone, che in lui ha visto qualità importanti per la lotta alla Serie B. “DiPa” è stato di fatto l’ultimo colpo di mercato della sessione estiva, motivo per cui – non avendo svolto la famosa preparazione zemaniana – ha inizialmente faticato un po’ per entrare negli schemi del Boemo. In una recente conferenza, il centrale si è così espresso sul suo inizio di stagione: “Siamo una delle poche squadre, se non l’unica tra Serie C e Serie B, che difende in maniera diversa. Tutto ciò ci deve stimolare a seguire l’allenatore. Mi trovo molto bene con il gruppo. Sono arrivato a fine ritiro, che purtroppo non ho fatto. Inizialmente ho avuto problemi fisici, però mi sto trovando bene”.
180 centimetri d’altezza e una buona dinamicità nei movimenti fanno di Di Pasquale non il classico difensore centrale, bensì un prototipo di calciatore in grado di giocare la palla e segnare anche qualche gol. Se ne contano 2 fino a questo momento. Il primo, alla sua prima partita giocata interamente contro il Picerno, che ha regalato un punto fondamentale ai rossoneri, in situazione di svantaggio. Il secondo, un siluro dalla distanza, nel più recente match di campionato contro l’Avellino.
Oltre ai gol (non sempre richiesti ad un centrale), non è mancata la sostanza con ottime prestazione dentro la propria aria di rigore, tanto da risultare il migliore in campo nel confronto – vinto dai rossoneri per 1-0 – con il Francavilla. Per caratteristiche, come si evince dai suoi trascorsi passati, è in grado di interpretare il “doppio ruolo” e di alternarsi tra difesa e centrocampo; potrebbe quindi risultare un’alternativa importante sulla mediana, nel corso di questa seconda parte di stagione.
Ottimo rapporto con i compagni di squadra, in particolare con Martino, Merkaj e Maselli, spesso protagonisti delle sue storie Instagram. Tifa Inter come ha rivelato qualche anno fa a dei piccoli supporters della Sambenedettese, club per cui ha sempre espresso buone parole. Adesso è giunto per “DiPa” il momento per affermarsi, Zeman crede in lui e bisognerà – per forza di cose – tenerlo d’occhio.
A cura di Gabriele Mucelli
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