Ancona, 40 candeline per Donadel: vista playoff con sogno Serie B dopo il tris al Rimini
Il 9 aprile il suo arrivo ad Ancona. L’11 il suo primo allenamento. Donadel ha scritto la prima pagina del suo nuovo libro in biancorosso. E oggi, 21 aprile 2023, il club celebra il suo compleanno numero quaranta. Ci sono stati tre gol e tanti sorrisi nel giorno del suo esordio. Perché sarà pur vero che serve tempo per trasmettere le proprie idee, ma il classe 1983 nato a Conegliano (Veneto) ha già fornito una prima impronta. Lavoro di testa soprattutto. Non potrebbe essere altrimenti in così poco tempo. Il 3-0 sul Rimini con cui ha aperto la sua avventura rappresenta tutto ciò che l’ex Fiorentina vuole costruire (CLICCA QUI per vedere gli highlights).
Donadel, compleanno con vista playoff
Dopo la vittoria all’esordio contro il Rimini, la squadra di Donadel punta a chiudere bene questo campionato. I tre punti contro la Recanatese (già salva) potrebbero regalare un piazzamento migliore rispetto a quello attuale. I biancorossi sono settimi a quota 58 punti a sole due lunghezze dal Gubbio quinto. Servirebbe un successo a Melchiorri e compagni e i contemporanei passi falsi di Pontedera e Gubbio. A parità di punteggio con la squadra allenata da Braglia (Gubbio), arriverebbe proprio quest’ultima al quinto posto per effetto della miglior differenza reti. In parità, invece, il computo degli scontri diretti (0-1 per l’Ancona all’andata e 0-1 per il Gubbio al ritorno).
La squadra di Donadel è comunque già certa della partecipazione ai playoff e in quest’ultima giornata potrebbe addirittura scalare ancora posizioni, come detto. L’allenatore, ex calciatore di Fiorentina e Napoli, vuole solo un regalo per il suo compleanno: i tre punti contro la Recanatese di Sbaffo, nel segno della continuità. Un risultato che sarebbe importante e darebbe ulteriore fiducia in vista degli spareggi promozione.
il “self made man”: Come è andata la prima del nuovo allenatore
L’attesa, la rifinitura. Poi il giorno della partita. Il primo giorno di scuola è sempre stato emozionante. Per tutti, così come per Donadel. La prima volta nel tunnel che porta al campo, il saluto con il suo collega Marco Gaburro (allenatore del Rimini). Primi sguardi, sospiri. Uno rivolto alla curva dello stadio Del Conero, l’altro al campo. Un segno della croce, i primi pensieri. Pronti, partenza, via: comincia Ancona-Rimini. Ma non solo, qualcosa di più. Inizia il sogno di un “Self Made Man”, l’uomo che si è fatto da solo. E che ha imparato, in silenzio. Prima da calciatore, poi nella sua pur brevissima esperienza da vice di Vanoli allo Spartak Mosca. Due gare per gettare le basi, dare un’idea. Una fisionomia che non parte esattamente dal “numero 0”. Una base c’era già, ma gli ingranaggi si erano arruginiti.
Il tocco che si vede già. E un sogno che continua…
Da qui la scelta di chiamare Donadel. Oculata, ponderata. La prima volta è da ricordare: 3-0 sul Rimini, ma soprattutto la prestazione che l’allenatore aveva chiesto. Intensità, veriticalità, ritmo. Si è visto tutto questo, oltre ad una attenzione continua per tutti i 90′. “Fare un gol con due passaggi mi fa godere di più di farne uno dopo 80 passaggi“. Sembrava solo una proposta di legge che richiedesse del tempo per essere poi applicata. Invece Donadel l’ha già trascritta sul campo. Vedere i primi due gol della sua squadra per credere. Due passaggi e prima Di Massimo e poi Spagnoli si sono ritrovati a tu per tu con il portiere avversario. Complice tanti spazi lasciati dalla difesa avversaria, è vero. Ma c’è già un’idea di come la transizione offensiva debba funzionare. C’è il tocco, la firma, di Marco Donadel sulla prima vittoria dell’Ancona post Colavitto. C’è un sogno che continua. “Insieme ai tifosi”, come chiesto dall’ex Napoli.
A cura di Manuele Nasca