“No, grazie“, le parole con cui Edoardo Vergani declinò l’offerta del Manchester United quando giocava nelle giovanili dell’Inter. Nerazzurro da sempre, da piccolo andava in curva con papà Mario. Dopo la rete nella vittoria del Pescara sul Foggia. Sono arrivate altre due reti per l’attaccante, l’ultima quella decisiva contro il Messina per tre punti pesantissimi. Arrivato in estate per rinforzare il reparto offensivo di Colombo, il classe 2001 si sta mettendo in mostra in Serie C. La sua carriera inizia nel Monza, società in cui resta fino al 2014, quando alla sua porta viene a bussare l’Inter. Impossibile, questa volta, dire di no. Un ragazzo timido, di poche parole, che preferisce far parlare il campo per lui.
Una macchina da gol. Sin da piccolissimo, Vergani inizia a fare quello che gli riesce meglio: segnare. Con l’Under-17 nerazzurra realizzerà 17 reti in campionato in 23 gare, sfidando e battendo difensori che adesso calcano i campi della Serie A. Chiedere a Okoli per conferma. Nello stesso anno esordirà anche in primavera, risultando altrettanto decisivo. Lo sa bene Stefano Vecchi, suo allenatore in quella stagione. Nel 2018, infatti, grazie a una sua rete deciderà il Torneo di Viareggio, regalando la vittoria alla sua squadra, in finale, contro la Fiorentina. La curiosità? Non esultò dopo la rete. Troppo timido per farlo. Un bomber silenzioso, che qualche anno dopo passerà al Bologna. Con i rossoblù arriverà l’esordio in Serie A. Era il 5 dicembre 2020 e Sinisa Mihajilovic decide di mandare in campo il classe 2001 facendolo subentrare a Rodrigo Palacio, proprio contro l’Inter a San Siro. Segno del destino. Un’emozione unica, condite dalle lacrime di papà Mario. Il coronamento di un sogno per un ragazzo cresciuto con il nerazzurro nel cuore.
Nel 2021 la Salernitana decide di puntare su di lui. Edoardo fatica, ma riesce comunque a collezionare 6 presenze in Serie A conquistando un’insperata salvezza con la squadra granata. Una stagione importante, dalla quale ha potuto imparare da grandi campioni i segreti del mestiere. Chiedere a Franck Ribery per conferma. Andrea Dovizioso il suo idolo, Zlatan Ibrahimovic il suo modello nel mondo del calcio. Il Pescara si gode il suo nuovo gioiellino e intanto sale a 32 in classifica, a -3 dal Catanzaro. La cura Colombo inizia a dare i suoi effetti, In un Delfino sempre più ambizioso, c’è spazio anche per Edoardo Vergani. La Serie C come palestra e mondo in cui crescere, sognando di tornare a San Siro da protagonista.
A cura di Fabio Basile
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