Cresciuto nella Juve e vicino alla Pro Sesto, chi è Elia Petrelli
La Vecchia Signora spesso dona molti giovani talenti al calcio italiano. Ne è l’esempio Elia Petrelli, che dopo una prima parte di stagione alla Triestina, nell’ultima stagione 2022/2023 ha iniziato alla Triestina e finito con il Siena in Serie C girone B. Molto presto si trasferirà alla Pro Sesto in prestito da Genoa. L’attaccante classe 2001, nel mondo del calcio, ha sempre avuto un amico speciale: Nicolò Fagioli. Proprio con quest’ultimo, infatti, festeggiò la prima rete tra i professionisti. E non potevano mancare gli auguri di compleanno: “Tanti auguri fratello”, sulle stories di Instagram e con una foto che ritrae i due calciatori, in camera d’albergo, con le maglie della Juventus. Nicolò Fagioli adesso si sta prendendo la scena in Serie A, mentre Elia si sta facendo le ossa in Serie C.
Elia Petrelli: un cuore rossonero cresciuto nella Juventus
“Balotelli è il giocatore che ho sempre seguito da bambino, ma Ibrahimovic è stato il numero uno“, ha raccontato in un’intervista ai nostri microfoni. Tifoso del Milan sin da bambino, la sua carriera è sempre stata legata ai colori bianconeri. La Juventus punta su di lui da giovanissimo e lui ricambia a suon di gol. Il primo tra i professionisti arriva nel 2020, contro il Livorno, a 19 anni. L’esultanza arriva con il fisioterapista e l’amico di una vita: Nicolò Fagioli, che adesso muove i primi passi nel ‘mondo dei grandi’ con la prima squadra della Juventus. Da aggiungere, inoltre, che Petrelli è stato il primo classe 2001 capace di mettere a referto una tripletta nella storia della Serie C. Centravanti fisico e dinamico, chiamato a più riprese da Allegri, Sarri e Pirlo per svolgere allenamenti con la Juventus. Ronaldo, Higuain, Chiellini, Buffon solo alcuni nomi di campioni con cui Elia si è potuto confrontare. La storia con la Vecchia Signora termina nel 2021, quando viene ceduto, nell’operazione Rovella, al Genoa: un nuovo capitolo.
Dentro e fuori dal campo: Di Natale, Djokovic e il rapporto con il papà
L’incontro con il mondo dei grandi però non è tutto rose e fiori. Il Genoa lo preleva a metà stagione e lo gira alla Reggina prima e all’Ascoli poi. Una presenza collezionata in Serie B, senza incidere e lasciare il segno. Paura? No. Elia si rimbocca le mani e i rossoblù lo mandano in prestito alla Carrarese, dove trova un allenatore speciale: Antonio Di Natale. 12 presenze e un gol con la maglia dei toscani in 6 mesi per il classe 2001. Un’esperienza da cui Petrelli ha potuto trarre tanto, rubando con gli occhi i segreti del mestiere da una persona che ha messo a referto 209 gol in Serie A. Calcio e non solo, perché fuori dal campo Elia guarda altro alla TV: “Amo molto il tennis, sono un tifoso di Djokovic“. D’altronde, anche il serbo è un tifoso rossonero come lui e suo papà, figura che lo ha sempre accompagnato nell’avventura del calcio sin dall’età di cinque anni assieme alla madre. Nel frattempo Elia è diventato e sta continuando a diventare grande: la Pro Sesto crede in lui per la stagione 2023/2024. Dal bianconero al biancoceleste, Petrelli ha ancora voglia di fare quella cosa che gli riesce tanto bene: segnare.
A cura di Fabio Basile