18 anni ed eroe di una storica promozione: Emanuele Ribero, i guanti dietro la favola Bra

Emanuele Ribero (Credit_ A.C. Bra) _ www.lacasadic.com
Il portiere classe 2006 è uno dei protagonisti indiscussi della vittoria del girone A dei piemontesi.
Sudore, sacrificio e determinazione. Ma anche voglia di mettersi in gioco. Emanuele Ribero è tutto questo. Il classe 2006 è arrivato in estate in prestito dal Torino per “farsi le ossa” e si è subito preso la scena a suon di parate, clean sheet e ottime prestazioni che hanno contribuito a una storica promozione per il Bra.
A 18 anni, quando fai il calciatore, devi prendere una scelta. Continuare a giocare con i tuoi pari età o andarti a confrontare in realtà “più piccole” per acquisire esperienza e minutaggio. Emanuele ha scelto la seconda. E lo ha fatto a Bra, dopo aver esordito nella passata stagione in Serie D con la maglia dell’Alba.
Un portiere moderno, bravo a giocare con i piedi a cui piace impostare il gioco e “orchestrare” la manovra. 33 partite su 33 e 18 clean sheet totali, con sole 19 reti subite. Uno score invidiabile che lo rendono uno dei migliori portieri della categoria, nell’attesa (e nella speranza) di capire se sarà lui l’anno prossimo a difendere la porta dei piemontesi anche in Serie C.
Che Emanuele e il Bra fossero destinati ad avere un destino incrociato lo si era capito già nella passata stagione, quando Ribero vestiva la maglia dell’Alba. L’esordio in D, infatti, arrivò proprio a maglie invertite contro la formazione giallorossa, prima di passare dall’altro lato proprio in estate.

Promozione e coesione del gruppo: cosa c’è dietro la favola del Bra
Dietro la favola del Bra c’è un qualcosa in particolare: il gruppo. Il lavoro, la forza e l’unione di un insieme di ragazzi che ha lavorato ogni giorno a testa bassa per riuscire a vincere un girone tosto e impegnativo.
Senza giri di parole, il Bra è in Serie C. Un sogno che si realizza? No, il frutto del sacrificio e della volontà di chi, alla fine, non ha mai smesso di crederci.