Entella, è Magrassi-mania: doppia cifra con dedica. E la Serie B lo guarda
Un gol o assist ogni 120 minuti: con lui in campo, praticamente, si parte già 1-0. Reti preziose e lavoro per la squadra: così Andrea Magrassi si è preso la Virtus Entella. Dopo anni di prestiti, ora il classe ’93 è più che mai protagonista e, con il compagno Facundo Lescano, forma una coppia fuori categoria. Prezioso, anzi preziosi. E vincenti.
Le loro prestazioni stanno trascinando i liguri in un periodo d’oro: fatta eccezione per le sconfitte contro le due “invincibili” (Reggiana e Modena), l’Entella, nel Girone B di Serie C, non perde dal 16 ottobre scorso. Allora, si giocava in casa dal Siena. E, lunedì sera, il trionfo nella sfida di ritorno proprio contro i bianconeri è stata la perfetta chiusura di un cerchio. Dal Siena… al Siena: 18 giornate, 38 punti. 11 vittorie e 5 pareggi. Un girone, in sostanza, quasi perfetto. E un quarto posto che vale oro. Ma gli occhi guardano già avanti, perché il Cesena, terzo, è a soli due punti: il sorpasso si può fare. E la Virtus, con i suoi assi d’attacco (anche Schenetti sta facendo molto bene), è decisa a provarci.
Magrassi: mille città per arrivare a Chiavari
Ambizione, umiltà, famiglia. La rinascita di Andrea Magrassi parte proprio da qui. Dalla consapevolezza di valere. E di saper segnare. Già, il gol. Il fil rouge che caratterizza i mille giri dell’attaccante biancoceleste. Dalla Sampdoria all’Olhanense, in Portogallo, passando per Portogruaro, Vicenza, Martina Franca. E ancora Mestre, Ostia, Noale.
Mille città e mille squadre. Una continuità perduta per anni. E ritrovata prima a Matelica, poi a Pontedera. Infine a Chiavari. Il suo porto felice. A soli trenta chilometri da Genova, dove – sponda blucerchiata – era iniziata questa (in)finita girandola: “La Sampdoria mi ha preso come contropartita in uno scambio e non mi ha fatto crescere, anzi. Venivo solo spedito in squadre affiliate“, raccontava Magrassi pochi mesi fa ai nostri microfoni.
La famiglia, il rapporto con suo figlio e le dediche speciali
Ora si sta prendendo una bella rivincita. Sarà l’aria del mare, o il sorriso di sua moglie Veronica e del suo piccolo attaccante Gianluca. Anche lui (in foto) sogna di vestire la numero 9 e segna già tanto. Con in casa un bel modello da cui prendere spunto. Un legame padre-figlio fortissimo, e una famiglia che ha sempre aiutato Andrea. Soprattutto nei momenti più bui. E lui ringrazia con gol e dediche speciali: l’ultima proprio contro il Siena. Una canotta bianca con la scritta “Nonno ti amo“, e un cuore. L’amore, un’altra delle componenti della sua ripartenza.
L’Entella e gli occhi della Serie B
Intanto, la Serie B osserva attenta e prende nota. Le prime voci già l’estate scorsa, con vari interessamenti dopo una super annata a Pontedera. A gennaio, nuovi sondaggi e qualche tentativo proprio nelle ultime ore di mercato. Nulla si è chiuso, per la fortuna dell’Entella, che può godersi il suo bomber fino a fine stagione. Poi? Si vedrà. Ma l’importante è non perdere di vista una strada che sembra già tracciata. Quella che parte dagli spogliatoi e arriva fino all’area avversaria. Anzi, alla porta. Quella del gol.
A cura di Luca Bendoni