Cara C… ti scrivo, Evacuo si racconta: “Io bomber Felice”
Se dici Serie C, pensi a Felice Evacuo. È lui l’attaccante più prolifico della categoria con 174 reti realizzate.
Dalla prima gioia con la maglia della Turris nell’allora Serie C2 alla Juve Stabia, in mezzo un legame invisibile che racconta vent’anni di emozioni, gol e sogni: “Ho bellissimi ricordi di quel tempo, ero ragazzo e mi approcciavo per la prima volta al professionismo. Per me è stata un’esperienza molto formativa poter cominciare con calciatori molto quotati come Amodio che ora ho ritrovato qui nelle vesti di dirigente”, dice Felice Evacuo ai nostri microfoni.
Foto S.S. Juve Stabia – Antonio Gargiulo
Il racconto di Felice inizia proprio da qui, dai desideri di un ragazzo che sogna il grande calcio. Un periodo determinante per la sua futura formazione: “Credo che la gavetta per un ragazzo sia fondamentale”, proprio la serie C è stata spesso la fucina di grandi campioni: “Sono tanti i calciatori che sono partiti da questa categoria e sono arrivati a vincere i Mondiali e gli Europei. Credo sia una categoria molto formativa, soprattutto per i ragazzi che si approcciano al professionismo”.
Quel ragazzo mai avrebbe pensato di diventare il calciatore con più reti realizzate nel campionato di serie C. Un record che cristallizza per sempre il suo nome nella storia di questo campionato. Ma Felice non ha alcuna intenzione di fermarsi, perché come dice Zucchero “Noi siamo fatti di sogni” e senza la loro spinta “avrei smesso”, dice Evacuo. Ma a proposito di sogni ci confessa: “Sarebbe bello andare oltre le aspettative – prosegue Evacuo – e magari vincere il settimo campionato dalla C alla B: sarebbe un record assoluto”.
Foto S.S. Juve Stabia – Demetrio Marcianò
“Grazie alla mia famiglia”
Per un calciatore 39 anni possono essere l’età dei bilanci, e se Felice si guarda indietro iniziano i ricordi: “Sicuramente devo ingraziare la mia famiglia perché all’inizio – dice – mi hanno dato la possibilità di giocare e mi hanno supportato soprattutto nei primi anni fuori casa. Devo ringraziare mia moglie, i miei figli perché non è facile seguire un calciatore, cambiare casa, traslocare, cambiare scuola ogni anno e la serenità che mi hanno trasmesso in questi anni è stato un elemento fondamentale per continuare a fare bene”. C’è spazio anche per qualche rimpianto, perché le tante promozioni fanno da contraltare a delusioni rimaste nel tempo: “Le tre finali playoff di Serie C sono miei rimpianti. Pur avendo vinto tanto, resta l’amaro in bocca perché si poteva vincere ancora di più”.
Foto S.S. Juve Stabia – Demetrio Marcianò
Evacuo, per sempre bomber Felice
Nella vita di Evacuo non c’è soltanto il calcio. L’attaccante della Juve Stabia ha un altro grande amore che scandisce il suo tempo libero: “Mi piace molto la pesca”.
Il calcio, però, è sempre stato la sua vita. Così, quando arriverà il momento di appendere gli scarpini al chiodo, Felice non avrà dubbi su cosa farà da grande: “Sicuramente mi piacerebbe continuare, anche se so che non è facile rimanere in questo mondo. Farò di tutto per cercare di ricoprire un ruolo dirigenziale come direttore o procuratore perché non mi vedo più in campo dopo essere stato calciatore”, conclude Evacuo.
Cosa abbiamo, quindi? C’è un uomo, con le sue fragilità e il rimpianto di quello che sarebbe potuto essere, ma con la consapevolezza di aver attraversato quel sogno disegnato con il pallone vent’anni fa nei campi in terra battuta. Evacuo, il Re della serie C, per sempre bomber Felice.
A cura di Francesco Lupo