La Virtus Entella è un enigma difficile da sciogliere anche per i più esperti fautori della Serie C. Lo scorso anno, il club ligure è andato a un soffio dalla promozione in cadetteria. Infatti, il girone B di Lega Pro ha regalato agli appassionati un finale al cardiopalma, con tre squadre in corsa per la promozione diretta nelle ultime giornate. Il pareggio per 1-1 al penultimo turno contro la Recanatese ha costretto l’Entella all’inferno dei playoff, ma all’ombra del Comunale, il vero inferno dovevano ancora conoscerlo. La nuova annata è partita male ancor prima di cominciare: l’addio di Merkaj, beniamino del popolo biancazzurro, ha fatto storcere il naso a molti. La mancata permanenza di Gaston Ramirez ha dato il colpo di grazia ad una piazza già in subbuglio. Come se non bastasse, il capitano avversario Massimiliano Pane consegna al Sestri Levante una storica vittoria nel primo derby ligure a distanza di 74 anni. Per fortuna del popolo chiavarese, da lì a poco, Fabio Gallo giunge sulla panchina del Comunale con l’intento di cambiare musica nell’immediato.
La prima prestazione dell’Entella targata Fabio Gallo è difficile da giudicare. L’allenatore ex Foggia, al termine del match perso 1-2 contro l’Arezzo, sbotta affermando: “Non sono venuto qua per fare queste figure di mer*a”. La settimana dopo un’altra sconfitta, questa volta in trasferta sul campo della Carrarese. Tuttavia, al triplice fischio, qualcosa cambia radicalmente. L’approccio di Gallo sembra diverso, l’allenatore sembra improvvisamente più sereno e sicuro che la squadra possa risalire in fretta. Dal 3-4-2-1 proposto contro l’Arezzo, si vira verso un 4-3-1-2 più solido e organizzato.
Il nuovo modulo valorizza i giocatori chiave della squadra. Davide Petermann, che già aveva conosciuto Gallo ai tempi del Foggia, sale in cattedra e nel ruolo di play basso ritrova qualità e quantità. Il giovane Lorenzo Meazzi, ligure e affezionato alla maglietta biancoceleste come poche altre persone, viene promosso titolare sulla trequarti campo con ottimi risultati. Sul fronte offensivo, Gallo si affida alla coppia complementare composta da Santini e Zamparo. Il primo rapido, brevilineo e dotato di un grande dribbling, il secondo 190 centimetri d’esplosività in area di rigore. I risultati migliorano, le due vittorie di fila contro Olbia e Gubbio portano una boccata d’ossigeno e ricongiungono l’Entella con il Purgatorio. Grazie a Fabio Gallo si può nuovamente sognare il Paradiso? Ai posteri l’ardua sentenza
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