Lapadula, il “Sindaco” e l’Ancona Matelica: alla scoperta di Faggioli
Nel calcio bastano una manciata di mesi (ma anche meno) per finire sotto i riflettori o essere “abbandonato” dall’ambiente. Dopo un inizio di carriera altalenante, Alessandro Faggioli ha saputo sfruttare l’inerzia di questo mondo magico a suo favore riprendendo in mano il suo futuro. L’attaccante classe 2000 ha trovato la fiducia giusta in quel di Ancona. Un fattore che l’ha portato ad essere uno dei leader tecnici della formazione: 21 presenze ed 11 gol con la maglia dei marchigiani, ed il campionato è ancora lungo.
Le bellezze abruzzesi, Pescara e Lapadula
Tutto parte da Penne, una cittadina abruzzese che si affaccia da una parte sull’Adriatico e dall’altra sul Gran Sasso. Un paesaggio privilegiato per Alessandro che i primi calci li dà proprio tra le viuzze del paese, prima di entrare nella scuola calcio locale. Una breve parentesi al Loreto Parutino e poi subito nel settore giovanile del Teramo. Neanche maggiorenne, esordisce in Serie C alla prima di campionato nella stagione 2017/2018 contro il Mestre di Sodinha e Zironelli. Colleziona quattro presenze in campionato sempre da subentrato.
Nonostante il poco spazio tra i grandi, riesce a farsi notare dal Pescara. Un vero e proprio sogno che si realizza per un abruzzese doc come lui. Impreziosito dal fatto che uno dei suoi idoli è Gianluca Lapadula, l’attaccante che ha lasciato dei bellissimi ricordi ai tifosi del Delfino. Purtroppo però Faggioli non riesce ad impattare come aveva fatto il peruviano: 7 presenze nel campionato Primavera (tra cui l’esordio contro la Lazio di Capanni, nuovo arrivo del Grosseto) e poi vari prestiti in D.
Faggioli: la fiducia riconquistata in D grazie ai consigli del “Sindaco”
Prima tre presenze con il Cerignola, poi si afferma al San Nicolò Notaresco, dove sfiora anche la promozione arrivando secondo alle spalle della futura sposa Matelica. L’esordio con la nuova maglia avviene contro quell’Avezzano che da lì a qualche mese sarebbe diventato del suo attuale allenatore Colavitto. I gol non arrivano, ma trova un ambiente più confortevole, con i due veterani della squadra che lo accudiscono: Marco Sansovini, il sindaco del “suo” Pescara, e Paolo Ginestra, il portierone che però a gennaio ritorna alla Fermana.
Nella stagione 2020/2021 decide di rimanere in Serie D con il Castelnuovo Vomano di Guido Di Fabio, anche lui con un passato al Pescara e capitano della Fermana che andò in Serie B. Finalmente arrivano le prime reti ed il ritorno in C si fa più concreto. Ci prova subito l’Ancona Matelica con un progetto del tutto inedito guidato da due abruzzesi d’adozione: appunto Colavitto in panchina e Micciola come ds. I tifosi anconetani si aspettavano un grande nome per guidare l’attacco della rinascita, ma tra qualche scetticismo arriva Alessandro Faggioli. Perplessità che saranno subito spazzate via a suon di gol (rete anche all’esordio con la nuova maglia proprio contro il Pescara).
Il mancato passaggio al Vicenza e l’insidia verso Vlahovic
Con un dicembre da sogno (quattro gol in quattro partite), Faggioli si è portato al terzo posto tra i marcatori del girone B alle spalle del compagno Rolfini. Un posizionamento bissato anche nella classifica dei giocatori under 23 più prolifici nei campionati professionistici italiani: terzo alle spalle di Luca Moro e del nuovo attaccante della Juventus Vlahovic. Non si sono fatte aspettare le avance dalla B con il Vicenza che è andato ad un passo dal chiudere per il giocatore senza però concretizzare. Ancona quindi che, almeno fino alla fine della stagione, può godersi il suo pupillo e sognare grazie a lui.
Di Filippo Rocchi