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Territorialità, progettualità e marketing associativo: “Asset e prospettive della Lega Pro”. Parola a Flavio Farè

L’esperienza al servizio del proprio lavoro. La progettualità e l’ambizione come stelle polari che segnano il percorso. Il percorso di Flavio Farè, Responsabile Marketing e Commerciale della Lega Pro. Un racconto della Serie C e delle sue prospettive. Una Lega sempre più consapevole. Consapevole di ciò che si è e che si vuole essere: “Un punto di riferimento per i club e per le aziende sul territorio. Un prodotto credibile e solido”. Un’intervista con cui si ha bussato alla porta del mondo del Marketing e del Commerciale per farcene raccontare il significato e i progetti. I progetti di una Lega Pro capace di evolversi. Un’innovazione che si innesta sulla tradizione e sulla storia di questo universo, per costruire e disegnare il futuro. Il suo futuro. Dal marketing associativo alla territorialità, passando per la volontà di riavvicinare i giovani. Questione di metodo. Questione di idee. Parola a Flavio Farè.

Dal Milan alla Lega Pro: il percorso di Flavio Farè

Lo sport come compagno di vita: “Sono due volte campione d’Italia di hockey su ghiaccio”. E poi il calcio: “Il Milan è la casa in cui mi sono formato”. Il 1999 l’inizio del viaggio: “Ci sono stato per 17 anni”. Anni di crescita e di formazione: “Quello che sono lo devo a ciò che ho imparato in quel periodo. Da quel momento ho iniziato a creare un network di conoscenze e rapporti essenziali per il mio lavoro”. Poi le esperienze con il gruppo di Andrea Radrizzani, con la Relevent Sports e l’arrivo a Como con Michael Gandler. E con il Como arriva il primo contatto con la Lega Pro: “Un mondo nuovo a cui mi avvicinai con curiosità. Una scommessa personale”. E nel 2021 la Lega Pro diviene la sua casa: “Mi attirava l’idea di poter lavorare nel vivo dell’area del Marketing e Commerciale di una realtà così importante e dal grande potenziale”. Una nuova sfida. Un progetto da far nascere, curare, rendere realtà. Prospettive e ambizione.

Farè: “L’importanza del marketing associativo”

Ho lavorato molto per creare un marketing associativo tra le squadre. Con Giovanni Marchi ed Emanuela Scanu ci siamo dedicati alla creazione di format e asset di vendita, come il minutaggio sui led e il backdrop per le interviste. Il mio sogno commerciale è avere tutte le squadre con i led a bordocampo”. Mesi di lavoro il cui frutto inizierà a vedersi nei playoff. “Ci siamo concentrati sulla parte relativa alle partnership. In ultimo quella con Brico io, azienda legata al gruppo Coop”. Altra frontiera da perseguire e su cui puntare è quella del ‘Title’: “Siamo alla ricerca di realtà forti con cui creare una collaborazione che dia alla Lega la visibilità che merita”. Idee guidate da quanto appreso in passato: “Quello che ho fatto è stato portare la mia esperienza e metterla al servizio della Lega Pro. Applicare insegnamenti e conoscenze a un modello di 60 squadre, quale è il nostro. Ho cercato di mettere insieme tutte queste diverse realtà e porre in essere un prodotto. Un progetto di marketing associativo solido e futuribile”. Un’impostazione con principi e direttive che possano essere comuni per tutto il sistema Lega Pro.

Una Lega pro con e per i club

Obiettivo cruciale è stato anche creare le fondamenta per una condivisione e collaborazione con e per i club della Lega: “In questi mesi abbiamo organizzato un appuntamento mensile con gli uffici Marketing e Commerciale”. Una possibilità di confronto e continuo scambio di opinioni e progetti. Una Lega Pro che si ponga da intermediario e facilitatore: “Quello che noi vogliamo essere è un partner. Un partner per le aziende e i club. Un riferimento al centro dei rapporti tra questi due poli che possa offrire un aiuto e soluzioni concrete. Per esempio, stiamo raccogliendo un pool di fornitori da presentare. Realtà che vanno da chi produce le sementi per l’erba a chi si occupa delle strutture degli stadi”.

Una collaborazione stretta che faciliti il rapporto tra le società e il territorio: “La territorialità è insita nella natura della Lega Pro e costituisce un altro nostro asset fondamentale”. Un fattore dal grande potenziale: “La volontà è creare opportunità e per i club e per i Comuni”. La territorialità come potenzialità e asset della Lega Pro: “Siamo andati a proporci ad aziende che offrono servizi. La capillarità del nostro campionato, infatti, permette a queste realtà di radicarsi nelle diverse realtà territoriali”. Come spiegato nel comunicato per la partnership con Brico io: “Avvicinamento alla realtà del nostro calcio, quello dei Comuni, della formazione dei talenti, che fa bene al Paese”.

Il digital e i giovani

Al contempo lo sviluppo del settore del digital e della comunicazione: “Marcel Vulpis ha grandi meriti per quanto fatto. Il lancio nel mondo degli NFT ne è un esempio”. Una rete di progetti e iniziative che ha dato visibilità e solidità alla Lega Pro. Un discorso che si innesta nella più ampia volontà di disegnare un’immagine della Lega Pro sempre più credibile: “Il Presidente Ghirelli e i suoi collaboratori stanno facendo molto a riguardo”. L’immagine di una Lega attiva per riavvicinare i tifosi e giovani:Riportarli allo stadio e ridare loro entusiasmo è uno dei nostri impegni principali”.

Anticipare, sperimentare, innovare: il futuro della Lega Pro

Nel mio lavoro è essenziale guardare quello che ti circonda. Osservare e studiare ciò che accade e comprendere ciò che potrebbe succedere”, spiega Farè. E la Lega Pro si muove in tal senso: “Noi come Lega vogliamo essere i primi in termini di innovazione e nuove proposte, anche nell’ambito Marketing e Commerciale ciò a cui aspiriamo è questa. Anticipare, sperimentare ed essere un esempio a cui ispirarsi”. Una prospettiva tanto ambiziosa quanto impegnativa, soprattutto in una “società liquida”, qual è quella attuale, in cui creare qualcosa che sia duraturo è sempre più difficile: “Essere attenti a ciò che il mondo offre a livello di novità e cambiamenti e cercare di applicarlo e adattarlo a quello che è il sistema calcio, continuando ad innovarsi”. Un’impostazione metodologica. Una questione di prospettiva.

Sono contento di quanto abbiamo fatto, soprattutto per aver creato e dato forma a degli asset e dei format che possano restare nel tempo, a prescindere da me. Il desiderata è poterli vedere tutti realizzati, già dal prossimo campionato”. Una Lega Pro che possa essere con e per i club. Progetti e prospettive che si orientino verso un marketing associativo sempre più forte. Un processo dinamico di continua innovazione e crescita. Il disegno e la realizzazione di un prodotto credibile e solido che possa essere un esempio. Questo è il futuro della Lega Pro. Passo dopo passo. Graduale. Perché per costruire grandi cose ci vogliono tempo, lavoro, progettualità, consapevolezza e ambizione. Lo insegna Flavio Farè.

A cura di Nicolò Franceschin

Redazione

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