“No Guerra”, doppietta con maglia speciale per l’attaccante della FeralpiSalò
Nel posticipo della 31^ giornata del girone A di Serie C a scendere in campo sono FeralpiSalò e Triestina. Dopo il rigore fallito dagli ospiti, a portare in vantaggio la formazione di Vecchi è Simone Guerra, attaccante classe ’89. Su cross di Corradi il numero 17 realizza di testa la rete dell’1-0. Al 57′ la doppietta. Gol che arrivano nel giorno di una iniziativa importante da parte della FeralpiSalò per dare sostegno all’Ucraina: l’attaccante, infatti, indossa una speciale maglia con un “NO” davanti al proprio nome.
La FeralpiSalò aveva annunciato nei giorni scorsi questa singolare iniziativa, con lo scopo di mettere poi all’asta la maglia del giocatore. Il ricavato verrà devoluto alla popolazione ucraina colpita dalla guerra. In questo match del lunedì sera, tutti i cittadini ucraini residenti nella provincia di Brescia hanno avuto libero accesso allo stadio. Iniziativa che si aggiunge alle altre organizzate dalla società.
L’iniziativa della FeralpiSalò
Ecco il comunicato della società in merito alla maglia di Guerra e all’asta di beneficienza: “In occasione della sfida con la Triestina, in programma lunedì 14 marzo allo stadio Turina alle ore 21, oltre ad ospitare una delegazione ucraina guidata dall’ex pugile Oleg Ustymenko, sarà anche realizzata una maglia speciale con cui giocherà l’attaccante Simone Guerra. Il numero 17 verdeblù si è reso subito disponibile per aggiungere un “NO” davanti al proprio cognome.
Questa maglia sarà poi messa all’asta tra tifosi e partner di Feralpisalò per raccogliere fondi da devolvere ed inviare direttamente nel cuore della crisi umanitaria. A supporto del popolo ucraino si mobilita dunque tutta la famiglia verdeblù: un’alleanza che vede il coinvolgimento di tutti gli stakeholder tra cui le aziende vicine al Club, i dipendenti e i tesserati (una prima donazione mirata a fornire medicine e cibo è stata organizzata proprio dai giocatori della Prima squadra), con ampio risalto su tutti i canali mediatici interni”.