Dal Lago d’Iseo al Garda con la FeralpiSalò, così inizia il viaggio di Gjyla: primo 2007 a esordire tra i professionisti
La tradizione vuole che intorno ai paesaggi lacustri gravitino storie cupe. Mostri e avvenimenti improvvisi dall’epilogo spesso tragico. Letteratura, storia e folclore provano a più riprese a sfatare questo mito. Lo sport non è da meno. Due mesi addietro è il Lecco che dalle sponde dello stesso lago di Renzo e Lucia regala una delle emozioni più forti mai vissute ai propri tifosi. Spostandosi di pochi chilometri, ma in riva al Lago di Garda c’è un popolo che festeggia già da qualche settimana. È quello della FeralpiSalò. Come le onde del lago che lambiscono una dopo l’altra il litorale, il giovane club fa registrare record in successione. E’ la società più giovane (nata nel 2009) ad accedere alla Serie B; la prima della sua breve storia. L’ultimo traguardo dei verdazzurri ha un nome e un cognome: Briajan Gjyla.
Chi è Briajan Gjyla, giovanissimo attaccante della FeralpiSalò
I laghi. Luoghi circondati dal mistero. Dal timore per qualcosa di indefinito. Ma allo stesso tempo affascinanti. Avvolti nel silenzio e nella quiete. Il frangersi delle onde sulla riva scandisce il ritmo del tempo. E seduti sulla spiaggia lo sguardo si perde nei cerchi dell’acqua. Piatta. Calma. Scatenando la frenesia della mente portando a immaginare delle storie. Chissà se Briajan Gjyla, giovanissimo attaccante della FeralpiSalò può confermare. Lui che sulle sponde di un lago sta costruendo il suo racconto. Anzi, la sua vita. Quei paesaggi lo accompagnano da sempre. Nasce a Cologne, nei pressi del Lago d’Iseo da mamma e papà albanesi dove per innamorarsi del calcio basta prendere parte all’omonima squadra del paese. E’ un calcio sincero. Fatto di sorrisi. Sospinto dalla purezza e dall’entusiasmo dei bambini. Gjyla ha quel talento naturale che pochi vantano. Quel quid pluris che gli consente di affacciarsi al calcio agonistico prima dei suoi coetanei. Tuttavia, la vicina Brescia non ci crede.
Forse l’anno di nascita del ragazzo, il 2007, spaventa. A metà tra il bambino e l’adolescente. Ma con le idee chiare: vuole diventare calciatore. Serve una squadra che lo rappresenti. Che gli assomigli. Ecco che si fa avanti una società con le sue caratteristiche: giovane e ambiziosa. Nata solo 9 anni prima. La FeralpiSalò. Una novità. Che fa delle nuove generazioni di calciatori il suo punto di forza. L’obiettivo? Regalare anche alla sponda lombarda del Lago di Garda una squadra di calcio che possa competere ad alti livelli. Detto fatto. Il Presidente Giuseppe Pasini non cova timori. E dopo diversi tentativi, ecco, che nel 2023 corona il sogno di approdare in Serie B. Per la prima volta nella storia del club. Con lei anche il giovane Gjyla.
Il record di Gjyla: primo giocatore nato nel 2007 a esordire in Serie B
Il ragazzo di Cologne, senza cercarlo, batte anch’egli un record. Domenica 20 agosto 2023. Una data che rimarrà impressa nella mente del ragazzo per molto tempo. Briajan Gjyla è il primo giocatore classe 2007 a debuttare in un campionato professionistico: la Serie B. Soddisfazione personale per il ragazzo, ma grande merito della Feralpi che culla il giovane sin dagli esordienti. Società nata nel 2009, fa esordire un ragazzo del 2007. Quando il tempo non è solo convenzione. Il ragazzo italo-albanese è abituato al “salto di categoria”. 20 gol con l’Under17 valgono l’approdo diretto in Prima Squadra. Senza passare dalla Primavera. Altra importante intuizione di un allenatore lungimirante. Che il talento lo cerca. Lo vede, lo scova e non esita mai a metterlo in mostra. Stefano Vecchi: coraggio che manca troppo spesso. C’è un Inter Primavera di qualche anno fa che può sottoscrivere.
Dalle Ramblas al Lago di Garda nascono nuove generazioni di calciatori
16 anni 3 mesi e 25 giorni. L’età del debutto nel calcio professionistico di Gjyla. Cifre che in Italia lasciano di stucco. Ma che in giro per l’Europa non sorprendono più. Lo dimostra la Spagna. Che da anni attua una rigida politica di sostegno e sviluppo delle cantere. Non più un segreto, ma un nome consolidato: Lamine Yamal. Catalano di nascita e di “professione”. Lui, gioiello di marca Barcellona esordisce nella Liga nella primavera del 2023. Età? 15 anni. È record assoluto. Pochi minuti al termine delle ultime due gare con la consapevolezza in Xavi che quel ragazzo farà parlare di sé. Ed è ciò che accade. L’ex pallone d’oro resta fermo sulle sue convinzioni. Lamine giocherà un quarto d’ora nella prima gara della Liga 2023-2024 e nella seconda, proprio poche ore prima di Gjyla in quel di Parma, lo lancerà in campo al fianco di Lewandowski dal primo minuto.
Il fischio dell’arbitro segna l’inizio di una nuova storia. Quella di un ragazzo che a soli 16 anni duetta con uno degli attaccanti più forti del panorama calcistico europeo, in uno dei club più titolati al mondo agli ordini di un Campione del Mondo. Dalle Ramblas al Lago di Garda nuovi campioncini crescono. Gavi e Pedri? Il paradosso: a 19 e 20 anni sono già “il passato”. Gjyla e Lamine. Così simili, ma così diversi. Stessa età, stessa sorte sul campo, ammiratore di Cristiano Ronaldo il primo di Messi il secondo. L’eterna sfida di due campionissimi rivive nella fantasia di due ragazzi. Gjyla e la Ferapli rimangono comunque umili. Sulle sponde del Lago di Garda c’è un’altra storia da raccontare. Ricca di spunti, di soddisfazione, e belle speranze. Per il finale, però, bisognerà aspettare. Con l’augurio che sia, ancora una volta, lieto.
A cura di Alvise Gualtieri