“E andare a marcia avanti e andare a marcia indietro..”. Uno dei passi più celebri di ‘O ballo do’ cavallo’ di Alberto Selly. Follia? Forse. Ma è dalla musica che ci spostiamo nel Girone A di Serie C. Dove c’è una poltrona per due squadre (per ora): FeralpiSalò e Pro Sesto. “Un passo avanti e un passo…indietro”, appunto. Come recita il brano musicale con cui abbiamo voluto esordire. Una settimana uno scenario, quella dopo un altro ancora. E così via fino ad arrivare alla 38^ giornata. Se si vuole avere un’idea di cosa siano equilibrio, imprevedibilità e battaglia, spostarsi in Lega Pro, dove prima e seconda si tolgono soltanto 2 punti. Prendere un treno, arrivare a Sesto San Giovanni e poi ai piedi del Garda, a Salò. 1 ora e 23 minuti, 121 chilometri a dividere le due piazze, ma l’unico stesso obiettivo: la Serie B. Mettetevi comodi, e analizziamo gli ultimi “100 metri” di un viaggio emozionante a prescindere da come si concluderà.
Si parte con il turno infrasettimanale di mercoledì 15 marzo. La capolista del Girone A se la vedrà con un Lecco 4° in classifica, fuori casa. Trasferta ostica, difficile, prima di giocare davanti al proprio pubblico contro il Mantova di Mandorlini. Match abbordabile, ma solo sulla carta, contro una squadra che lotta per salvarsi. Sabato 25 marzo si va invece a Trento contro la squadra di Bruno Tedino. Da quando siede l’ex Palermo sulla panchina dei gialloneri, la musica è cambiata. Avversario tenace, fastidioso per Vecchi e i suoi ragazzi. Sarà anche l’ultimo impegno del mese, prima di trasferirsi a Torino contro la Juventus Next Gen di Brambilla. Quindi il match casalingo contro una Triestina che potrebbe essere già retrocessa o certa di partecipare ai playout.
La penultima sfida sarà quella col Novara, in Piemonte, del 16 aprile. Difficile che i padroni di casa ci arrivino a giochi fatti; probabile che l’obiettivo playoff sia invece ancora vivo. E poi, indovinate i titoli di coda? Contro la Pro Sesto, il 22 aprile. Uno strano scherzo del destino. Tutta la bellezza del gioco del calcio. Ammesso che da qui alla fine, con 21 punti ancora a disposizione, il match sia ancora decisivo per la promozione diretta. Ma non sveliamo nulla, per il momento. Il Girone A riserva ancora soprese. Di seguito il calendario completo della FeralpiSalò:
La missione parte da Padova. Trepidazione, tensione, ansia. Tutti stati d’animo che sono presenti nel “menù” di Sesto San Giovanni. E non potrebbe essere altrimenti se l’ultima volta della Pro Sesto in Serie B risale al 1952, prima della retrocessione in Promozione nel giro di pochi anni. Poi un saliscendi continuo tra campionati dilettantistici e Serie C. Insomma, ecco a voi una riassunto del perchè a Sesto non è e non può essere un periodo come gli altri. Se è vero che il calcio è cultura, aggregazione e miglioramento di un popolo.
Dunque, dove eravamo rimasti? Da Padova. Giorno 15 marzo (mercoledì) alle ore 18. Stadio Euganeo. Poi al “Breda” per la sfida al Renate, quindi il mese di marzo si chiuderà con la trasferta complicata di Pordenone, giorno 27 marzo, allo stadio “Tognon”. Il 2 aprile si ritorna a Sesto per l’impegno contro la Virtus Verona e l’8 si vola a Piacenza. La penultima sarà ancora in casa: questa volta di fronte ci sarà la Pergolettese. Quindi il gran finale a Salò, contro la Feralpi, del 22 dello stesso mese. Non ci si annoierà. Questo è certo. Di seguito il calendario completo:
Una poltrona per due, dicevamo. Ma non solo: il Girone A riserva soprese. Dicevamo anche questo. Il motivo? FeralpiSalò e Pro Sesto sono al momento le squadre che si contendo la promozione diretta in Serie B. Con il pareggio della squadra di Andreoletti contro il Trento (1-1) e la vittoria dei ragazzi di Vecchi sul Vicenza (2-0), i verdeblù sono passati di nuovo al comando. Ma alle spalle c’è chi pressa forte. Ecco svelato il colpo di scena: non sono fuori dai giochi Pordenone (52), Lecco (52) e Vicenza (50). Tutto ancora aperto. Anche se, solo per il momento, la promozione diretta (senza passare dai playoff) è una questione esclusiva della regione Lombardia. 7 turni di fuoco, circa 6 settimane folli. Il girone A non è per deboli di cuore.
A cura di Manuele Nasca
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