Sono solo 20 i chilometri che separano i comuni di Salò e Lonato del Garda nella provincia di Brescia. Una distanza talmente breve che trova tutti d’accordo quando le due società calcistiche locali, l’ Associazione Calcio Feralpi Lonato e l’ AC Salò Valsabbia, decidono di fondersi per dare vita ad un’unica realtà. Nel 2009 nasce la FeralpiSalò. In riva al Garda possono ufficialmente ritenerla una scommessa vinta. La FeralpiSalò conquista la sua prima storica promozione in Serie B. Dopo una ripetuta alternanza al vertice della classifica con la sorpresa Pro Sesto e con un Pordenone sempre presente, la squadra di Vecchi ha raggiunto l’obiettivo. In un mix di giovani e giocatori esperti sono diversi i protagonisti della cavalcata alla cadetteria. Dall’esperienza ai gol di Siligardi e Guerra fino alle chiusure difensive dei giovani Pilati e Bergonzi passando per la regia di Balestrero e Palazzi. Vediamo chi sono i protagonisti.
“Le partite si vincono in difesa“? Se lo chiedessimo a Stefano Vecchi non potrebbe che dare risposta affermativa. La sua squadra è la miglior difesa del girone A. Con solo 19 gol subiti non ha rivali. Basti pensare che la seconda in classifica, la Pro Sesto, ne ha subiti 41. Vecchi ci avrà messo del suo, ma qualcuno ha sempre detto che poi “in campo ci vanno i giocatori“. E sono i calciatori a vincere le partite. Quella della Feralpi è una difesa proiettata nel futuro. A cominciare dalla porta dove troviamo Samuel Pizzignacco. Portiere classe 2001 cresciuto nel vivaio dell’Udinese insieme a Crespi sognando di “volare” un giorno in Champions League come il suo idolo Manuel Neuer o l’amico Meret. In questa stagione, l’estremo difensore ha difeso la porta dei lombardi con una maturità encomiabile. 21 clean sheet e un intuito non indifferente nel calci di rigore. Davanti a lui con 26 presenze condite da un gol e due assist il gioiello classe 2000 di marca Sassuolo Alessandro Pilati. Sempre attento e abile nelle chiusure. Giovane, ma preciso. Sulla fascia sinistra ancora un millenials. Federico Bergonzi. 26 presenze per il ragazzo con l’Atalanta nel passato. A dirigere l’orchestra difensivo Panico e Di Gennaro, due “senatori” della difesa in Serie C. Legati? Un vero capitano.
Ad una difesa di roccia risponde un attacco che segna meno delle squadre che seguono, ma che è stato capace di portare 68 punti alla FeralpiSalò. Una cifra che permette alla squadra di salire in Serie B con due giornate di anticipo. Inutile girarci attorno: Luca Siligardi è il perno della squadra. Lui, capace di collimare fase costruttiva e finalizzazione. 7 gol e 3 assist in una stagione in cui porta tutta l’esperienza maturata in una lunga carriera culminata nelle stagioni in massima serie. Pochi metri più avanti troviamo Simone Guerra. L’area di rigore avversaria è sua proprietà. Ogni pallone che transita da quelle parti finisce in rete. Una forma fisica invidiabile gli consente di giocare 31 partite, segnare 9 gol, spesso determinanti e fornire 5 assist. A 34 anni torna in Serie B. La riserva? Il croato Butic (suo l’ultimo gol decisivo contro la Triestina) che ben figura quando coinvolto. I gol, però, sono solo il risultato dell’azione. Senza un disegno alle spalle non si va a rete. Chiedere per maggiori informazioni a Davide Balestrero. L’ “architetto” di ogni manovra offensiva dei lombardi. Presente nel mezzo del campo per 32 volte mette la palla alle spalle dei portieri avversari in 4 occasioni. Assist? Sì, 3. Con lui, schierato in 24 partite, il classe 1996 Icardi. Tanta esperienza in Serie C torna in cadetteria 11 anni dopo l’esperienza di Modena.
La promozione in Serie B è il finale di un film bellissimo intitolato FeralpiSalò. La regia è di Stefano Vecchi. Nato a Bergamo 52 anni fa e cresciuto a pane, pallone e tattica. Nel suo passato Venezia, Sudtirol e soprattutto Inter. Allenatore di lungo corso nel settore giovanile neroazzurro con il quale ha conquistato anche il Torneo di Viareggio. Una carriera ad Appiano Gentile che trova il suo apice nel 2017 quando è chiamato a sostituire Stefano Pioli sulla panchina della prima squadra. Oggi è l’allenatore della FeralpiSalò e il salto di categoria è frutto della sua esperienza, del suo carisma e della sua capacità di trasmettere serenità ai giocatori. Dopo il tentativo fallito l’anno scorso in finale playoff, ci riesce quest’anno salendo con tutti i suoi ragazzi sul treno diretto. In riva al Garda tra un coro e un bicchiere di vino in festa dovranno ricordarsi del loro condottiero.
A cura di Alvise Gualtieri
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