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Vecchi torna a Salò, tra ricordi e nuove ambizioni con il suo Vicenza

Stefano Vecchi allenatore del Vicenza

Stefano Vecchi allenatore del Vicenza, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

Il ritorno di Vecchi a Salò, per scrivere ancora la storia.

Domenica pomeriggio Stefano Vecchi torna, per la prima volta da avversario, al Lino Turina di Salò. Un ramo del lago di Garda che l’allenatore conosce bene, molto bene. Dal momento che è stato proprio l’allenatore, ora alla guida del Vicenza, a condurre la FeralpiSalò per la prima volta nella propria giovane storia in Serie B, non più tardi di due anni fa.

Sembra passato un secolo da quell’8 aprile 2023. Quando i “Leoni del Garda” batterono la Triestina 1-0 proprio al Turina con un gol di Butic, conquistando, con due turni di anticipo, lo storico primo accesso alla cadetteria, al termine di un campionato dominato, concluso al primo posto con ben 9 lunghezze di vantaggio sulle seconde classificate, Pordenone e Lecco.

Quella FeralpiSalò rappresentava una macchina praticamente perfetta per la categoria, con un giusto mix di giocatori esperti (da Siligardi a Legati, passando per il bomber Simone Guerra, miglior cannoniere all-time nella storia del club) e giovani promettenti come i vari Pizzignacco, Bergonzi, Musatti e Pietrelli.

Una squadra mirabilmente guidata in panchina dall’allenatore bergamasco, capace finalmente di centrare quel salto di categoria in precedenza da lui solo sfiorato nell’ esperienza al Sudtirol. Ma divenuto poi finalmente realtà. Grazie anche alla perfetta sinergia creatasi con una società sempre lungimirante e ben organizzata come quella del presidente Pasini.

Il grande salto, le difficoltà in Serie B e l’esonero

Vecchi e la FeralpiSalò pagarono poi un salto forse troppo grande, ma solo per le capacità economiche del club, non sicuramente per le ambizioni. La Serie B sa essere spietata, soprattutto con chi non è debitamente attrezzato o semplicemente non ha dalla sua un bagaglio di esperienza sufficiente a far fronte a così tante insidie.

Per il Leoni del Garda arrivarono 5 sconfitte nelle prime 6 gare di campionato. Poi la vittoria di Lecco, a dare morale e a far pensare che il peggio sia passato. Ma poi ancora nuove debacle contro Spezia e Catanzaro, che costrinsero la società a congedarsi, il 23 ottobre 2023, da quell’allenatore insieme al quale tutta quella sponda del lago aveva imparato a sognare.

Stefano Vecchi allenatore del Vicenza
Stefano Vecchi allenatore del Vicenza, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

L’approdo al Vicenza, una marcia quasi trionfale

Stefano Vecchi ora, con il Vicenza, sta provando a riprendere la rincorsa e a ritornare in quella tanto agognata Serie B. Ci era quasi riuscito, l’anno scorso, al termine di una vera e propria cavalcata trionfale (23 risultati utili consecutivi, striscia record nella pluricentenaria storia del Lane) conclusasi solo in finale playoff a Carrara, con una squadra smembrata da infortuni e squalifiche.

Quest’anno i biancorossi sono riusciti addirittura ad alzare l’asticella, imponendo un ritmo pazzesco al girone A. Solo il cammino ancor più stellare del Padova ha impedito ai biancorossi di fare il vuoto alle proprie spalle. Ma ora i biancoscudati sono più vicini, il distacco da -10 è diventato -3. E quello scontro diretto del 16 febbraio fa pensare che tutto ancora possa accadere. Ma prima dello scontro diretto c’è, appunto, la sfida contro la “sua” FeralpiSalò. Proprio perché conosce bene squadra e ambiente, Vecchi sa quanto sarà difficile superare indenne l’ostacolo. Ma ai tanti amici che troverà in riva al lago dovrà per forza chiedere strada, per provare a scrivere di nuovo un’altra pagina di storia. Stavolta, però, a tinte biancorosse.