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Fermana, Galassi e Bruniera si presentano. Al via la ristrutturazione societaria

Definire movimentati gli ultimi mesi della Fermana potrebbe essere riduttivo: dopo la salvezza tranquilla ottenuta nella scorsa stagione, la società ha ribadito la volontà (che va avanti da anni) di cedere la squadra. Questa sembrava l’estate giusta, ma i soci hanno deciso di non cedere ad “avventurieri”, come da loro definiti. Di fatto la stagione dei gialloblù è iniziata pochi giorni fa con uno scossone importante: esonerati sia Andreatini (direttore sportivo), che l’allenatore Stefano Protti. Al loro posto, in conferenza stampa sono stati annunciati rispettivamente Andrea Galassi e Andrea Bruniera.

Fermana, inizia l’era Galassi-Bruniera

Queste le prime parole del nuovo allenatore dei gialloblù, già giocatore della Fermana negli anni ’90, diventato poi prima responsabile del settore giovanile e poi vice allenatore: Per me è come tornare a casa, sono sempre stato accolto bene qui in qualsiasi ruolo abbia ricoperto. Non dobbiamo fare voli pindarici, la salvezza sarebbe un risultato importante. Il lavoro paga e quello fatto bene può dare sorprese. Per me è importante dare tutto quello che ho ai ragazzi che alleno. Questa è un’opportunità anche per mettermi alla prova: beccherò bastonate e tutto quello che meriterò, ma saranno cose mie. So che sono un gruppo eccezionale, le persone tante volte vengono prima dei giocatori sotto tanti aspetti e mi aspetto molto. Protti? Non l’ho sentito ma con Stefano abbiamo una conoscenza molto superficiale. Anche se credo che lo sentirò perché può darmi indicazioni su giocatori che ha conosciuto già”. 

La parola è poi passato al nuovo direttore sportivo Andrea Galassi: “Di queste sfide me ne sono capitate parecchie. Non mi piace montare in corsa con squadre già fatte andando a rimediare a errori di altri. Questa cosa di poter partire dall’inizio è stato importante. La C è una categoria a perdere e questa società è da ammirare. Questo mi ha convinto. Protti mi aveva dato il contatto di Tubaldi: Stefano lo conosco da trent’anni, abitiamo a 300 metri da casa. Questo però non toglie che ognuno fa il suo lavoro e se non c’è per altri motivi bisogna andare avanti. La rosa la conosco bene perché l’ho studiata: anno scorso c’era una buona squadra. Ora non so se tutte le ciambelle escono sempre col buco, ma dobbiamo essere bravi per cercare le occasioni, dobbiamo prenderci dei rischi lavorando con competenza“.

Un focus anche sui rapporti con le società di Serie A: “Sono legato con Meluso e Pessotto, ho ottimi rapporti con l’Atalanta e la Fiorentina, di relazioni ne ho consolidate parecchie. Siamo partiti tardi ma si può sempre lavorare. Se i margini sono bassi cercheremo di essere ancora più bravi, se mi spaventava non venivo. Ci sono due strade per fare budget: far giocare solo i giovani o fare minutaggio giusto per poi vendere. I ragazzi bravi giocano, ma non deve essere neanche la spada di damocle. Valorizziamo quei 3/4 profili da mercato che ci sono“.

Fermana, via alla ristrutturazione societaria

Prima della presentazione delle nuove figure tecniche, la Fermana ha avuto modo di illustrare il nuovo piano di ristrutturazione societaria. Queste le parole del direttore generale Andrea Tubaldi: “Chiediamo scusa un po’ a tutti per il silenzio ma non siamo stati a guardarci tra noi. Stiamo cercando di dare una svolta a questa società. Vogliamo raggiungere l’auto sostenibilità, rendere il club a livello organizzativo, finanziario e gestionale autosufficiente. Non dobbiamo dipendere dal magnate di turno che poi scappa, non vogliamo stare ogni anno tre mesi ad aspettare qualcuno che ci dà una mano. Vogliamo creare un club solido che sia un vanto per il territorio. Questa è la nostra scommessa. Questo è quello che i tifosi chiedevano e si auspicavano, stiamo rispondendo con i fatti a quello che ci hanno chiesto”.

Un figura fondamentale per questa transizione sarà Carlo Nori, ingaggiato come consulente dalla Fermana: “Io voglio solo dare un contributo a questi amici mettendo a disposizione la mia competenza. Club auto sostenibile e pronto per una crescita organica, questa è la vera scommessa.  Non sono slogan, c’è una metodologia di lavoro che va applicata tutti i giorni”.

“I risultati sul campo sono importantissimi: per puntare a una Serie B o una massima serie ci vogliono investimenti per aumentare il monte ingaggi e per fare questo dobbiamo fare in C una struttura che a fine anno gira come un orologio, con un conto in attivo e un occhio alla crescita. Non entrano nuovi fondi né nuovi azionisti. Chi fa il presidente o gli azionisti di club di Lega Pro sono quasi degli eroi. Un conto è fare il presidente di un club di A che poggia su 40 mln di diritti tv con paracadute retrocessione. Un conto è farlo in C dove ogni mattina devo andare a caccia per fare ricavi. Quelli della Fermana negli ultimi anni sono cresciuti e fanno ben sperare. Ho parlato con i soci e gli ho consigliato di non cedere la Fermana perché c’è già una buona base”.

L‘amministratore unico Vinicio Scheggia ha poi svelato i retroscena dietro la decisione dell’esonero di Anreatini e Protti: “Vorrei precisare che la società non ha avuto la volontà di allontanare le due figure di punto in bianco. Alcuni soggetti sono andati un po’ fuori dalle righe. Mi rendo conto delle difficoltà, non sono un cretino, ci siamo parlati con tutti i soci. Andreatini ha avuto un incontro con i tifosi prima che noi incontrassimo la cordata andando a scavalcarci ed è stato uno dei motivi per cui abbiamo preso quella decisione. Quando andavamo al Pelloni negli ultimi mesi lui non c’era. I contrasti c’erano ed erano evidenti, ma in quel momento non dovevamo sfaldare il gruppo. Protti l’ho difeso fino all’ultimo minuto prima del comunicato, cercando di convincerlo il più possibile. Rimangono tutti e due sotto contratto”.

Il nuovo inizio

I gialloblù torneranno in campo nella giornata di giovedì 27 luglio con il raduno pre stagionale che si svolgerà in casa, al Bruno Recchioni. La squadra sosterrà le sedute di allenamento allo stadio, poi dall’1 agosto si trasferirà alla sede del ritiro, Sefro, dove rimarrà fino all’11 agosto.

Redazione

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