A Fermo è iniziata l’avventura di Gabriele Baldassarri, il nuovo allenatore dei gialloblù. Dopo la sconfitta contro la Pistoiese, la dirigenza ha optato per un cambio di panchina per le ultime cinque giornate della regular season di Serie C. Per lui si tratta di un ritorno alla Fermana dopo la stagione da giocatore nel 1993-1994, e c’è tanto entusiasmo nel vederlo all’opera in un’altra veste. La società l’ha ufficialmente presentato in mattinata. Domenica 27 marzo ci sarà la prima prova, in casa contro il Cesena.
Toccherà a Baldassarri cercare di risollevare la Fermana dopo risultati deludenti che l’hanno portata al 16° posto del girone B. I 33 punti accumulati finora vedono la squadra in zona playout e l’allenatore, che ha firmato fino al 30 giugno, ha il compito di evitarla: “Ringrazio la società ed il direttore Conti, per avermi dato la possibilità di tornare in una piazza dove ho lasciato bei ricordi da calciatore, come quella di Fermo. Cercherò di dare tutto e spero che questo tutto possa bastare“.
L’allenatore non ha dovuto riflettere a lungo per prendere questa decisione: “Alla prima telefonata da parte del direttore, ho risposto di sì ad istinto. Appena ho sentito il nome Fermana non ci ho pensato un attimo, non ho neanche guardato il calendario ed altre cose. Una scelta istintiva e di cuore, alla squadra ho chiesto la massima collaborazione. Partendo dal ritiro estivo, un allenatore la fiducia se la conquista piano piano, ora qui invece non c’è tempo e bisogna riceverla o prendersela subito. Fortunatamente conosco alcuni dei ragazzi, per averci lavorato insieme in passato e questo può aiutarmi a far capire subito i miei concetti. Ho trovato una squadra un po’ abbattuta dal punto di vista morale, ma già da ieri ho cercato di fargli cambiare mentalità. Dobbiamo ritrovare le caratteristiche che hanno permesso alla Fermana di mantenere la categoria negli ultimi anni“.
“A livello sportivo invece, credo che questa sia una buona rosa e che darà il massimo per tirarsi fuori da questa situazione, poi non so se questo massimo basterà – ha continuato Baldassarri -. Sul piano tattico quando si subentra con poco tempo a disposizione, è difficilissimo influire. Ci vorrebbero almeno quaranta giorni per imprimere l’idea di un allenatore alla squadra, qui tutto questo tempo non c’è, ma cercheremo di introdurre qualcosa“.
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