Dopo il brutto spavento durante la partita contro l’Imolese Manuel Giandonato è stato dimesso dall’ospedale. Gli accertamenti clinici non hanno rilevato anomalie. Non è l’unica bella notizia del giorno per il calciatore e per i tifosi della Fermana. Il capitano, infatti, ha firmato proprio oggi il rinnovo del contratto con i gialloblu.
Respiro di sollievo e sorrisi. E’ questo il clima che troviamo quest’oggi negli uffici dirigenziali della Fermana. Da una parte troviamo coach Protti che si asciuga il sudore causato dallo spavento preso per il malore che ha colpito Manuel Giandonato nel match contro l’Imolese. Dall’altra il Direttore Generale Tubaldi che celebra con sorrisi ed orgoglio il rinnovo del contratto del proprio capitano.
E’, infatti, di oggi la notizia che il centrocampista ex Juventus ha sottoscritto un prolungamento di contratto con la società marchigiana fino al 30 giugno 2025. La firma era nell’aria già da qualche settimana, mancava solo l’aspetto formale.
E’ lo stesso giocatore a commentare la sua scelta: “Sono molto contento dell’investimento che la società ha fatto su di me. Sono molto felice della scelta che ho preso l’estate scorsa perché sta portando i suoi risultati. Adesso conta solo portare a casa il risultato che ci siamo promessi. La salvezza. Poi proseguiremo insieme”.
L’infortunio? “E’ stato più uno spavento che altro. Appena arrivato in ospedale ad Imola i medici sono stati tempestivi. Hanno fatto gli accertamenti e i controlli del caso che per fortuna hanno dato tutti esito negativo. Sono molto felice di essere qui oggi sia per la firma che per riprendere glia allenamenti con la squadra immediatamente”.
I tifosi? “Li ringrazierò sempre per l’accoglienza che mi hanno riservato ad agosto quando sono tornato. In partita ci hanno sempre fatto sentire il loro supporto e il loro calore, anche nelle difficoltà. Vogliamo assolutamente portare a casa la salvezza per regalare loro un momento di gioia dopo mesi difficili”.
Non è mai semplice per un calciatore guadagnarsi la fiducia di una società e di una tifoseria. Tuttavia, ci sono delle eccezioni. E’ il caso di Manuel Giandonato. Rientrato a Fermo nella sessione di calciomercato estiva sta ripagando l’investimento che il direttore Tubaldi ha fatto su di lui. Non solo ottime prestazioni che stanno contribuendo in maniera decisa alla corsa alla salvezza della Fermana, ma anche un pacchetto di gol non indifferente.
24 presenze, 6 gol e 3 assist i numeri raccolti dal capitano gialloblu sino all’ultimo match con l’Imolese. Centrocampista centrale, all’occorrenza trequartista e un piede destro molto educato. Un’educazione quella nei piedi che non si è mai smentita. Nemmeno in quella notte di 12 anni fa quando, a soli 18 anni, viene lanciato nella bolgia dell’Old Trafford in una partita di Europa League. La maglia era quella bianconera della Juventus, gli avversari i Red Devils di sir. Alex Ferguson.
Manca poco alla fine, la Juve guadagna una punizione dal limite dell’area di rigore avversaria. Lo specialista Alex Del Piero si è già accomodato in panchina. E quindi? Chi tira? I giocatori bianconeri non hanno dubbi e indicano Manuel. L’ex Parma trema, ha paura, la tensione è di quelle che ti annebbia la mente. Non può tirarsi indietro. Prende il pallone, lo posiziona, guarda verso la porta degli inglesi e disegna una parabola che si insacca nell’angolo dove nessun portiere sarebbe potuto arrivare. Nella sera dell’addio al calcio di un simbolo come Gary Neville a brillare è una giovane stella del calcio nostrano. Manuel Giandonato.
Oggi il palcoscenico non è più l’Old Trafford, ma il Bruno Recchioni di Fermo, ma la trama non cambia. Il centrocampista scuola Juve sta svolgendo una stagione memorabile. Ottime prestazioni, carisma da vero capitano, assist e gol strabilianti stanno descrivendo il suo ritorno alla Fermana. Ne è un esempio il tiro da oltre 40 metri sfoderato nella gara di andata contro il Siena. Stop di petto, destro al volo e pallone che si insacca all’incrocio generando un arcobaleno a tinte gialloblu. Manuel Giandonato, Europa League, Serie A o Serie C non fa differenza, basta segnare gol da cineteca.
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