La Fermana è tornata: il pareggio al 95′, il fortino Recchioni e la fermanità di Protti
“In piazza si è sentito il boato”: così commentano sotto il post su Facebook del pareggio della Fermana contro il Gubbio al 95’. Un urlo trattenuto in gola per 119 giorni, da quella sconfitta a Viterbo nella partita di ritorno dei playout. Ma la Fermana c’è ancora, dopo uno sforzo non indifferente della società sostenuta dalla piazza. Alla prima in casa dopo il ripescaggio, Fermo ha risposto presente: tribune piene (come nelle amichevoli pre campionato) e tifo caldo, come sempre.
Gli “insegnamenti” di Portanova senior e la carica di Protti
Passano gli anni e i giocatori, ma il Recchioni rimane lo stesso fortino di 20 anni fa, proprio quando in campo c’era Daniele Portanova, padre di Denis che, a distanza di 25 anni dall’ultima partita del padre a Fermo, ha segnato contro i gialloblù. Al 92’ il figlio d’arte con un colpo di testa all’angolino ha portato in vantaggio il Gubbio. Ma Portanova senior glielo dovrebbe aver insegnato: la Fermana non muore mai.
Specialmente se in panchina c’è un signore chiamato Stefano Protti: leggenda già da giocatore con i gialloblù dopo quella finale playoff vinta a Ferrara contro il Livorno e che ora sta provando a riscrivere la storia. L’allenatore è stato il vero grande acquisto dell’ultima sessione di mercato della Fermana. Il bomber era uno dei pochissimi che poteva riportare così tanto entusiasmo dopo la delusione dell’anno precedente. In piedi dal primo all’ultimo minuto trasmettendo la fermanità ad ogni suo urlo. “Allenerei questa squadra anche in terza categoria”, e la piazza come fa a non dargli fiducia dopo dichiarazioni d’amore del genere.
La “rivincita” di Gkertsos
Dopo la trasferta di Fiorenzuola nella prima uscita ufficiale, è stata aperta la campagna abbonamenti. Poco importa della sconfitta in terra piacentina, il popolo fermano si riversa su Viale Trento per sottoscrivere quasi 1000 abbonamenti, sognando il record di 1218 della stagione 2019/2020, l’ultima prima della pandemia.
E la partita contro il Gubbio lascia anche un’altra bella storia, quella di Andreas Gkertsos. Pupillo del ds Andreatini, il terzino classe 2000 è all’esordio assoluto in Serie C (contro il Gubbio la seconda da titolare tra i pro). Nella prima giornata era stato criticato per aver provocato la punizione da cui poi è scaturito il gol del Fiorenzuola. Contro il Gubbio la “rivincita”: tutto solo sul secondo palo non si fa sfuggire il pallone e fa partire il rimpallo che porta all’autogol del pareggio dei marchigiani. Con la città fino a meno di un mese fa c’entrava poco, ma ha già inculcati tutti i valori fermani: sacrificio e cattiveria. Perché al Recchioni non è mai solo una partita di calcio. Nel frattempo a Fermo si augurano che quel boato si senta sempre più spesso.
Fonte: Fermana F.C.
Credit Photo: Sara Valentini
Di Filippo Rocchi