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Fermana, l’atmosfera dopo il ripescaggio. Protti: “Allenerei questa squadra anche in terza categoria” 

Sembrava tutto finito a Viterbo, 500 persone arrivate nel Lazio per sostenere la propria squadra nel ritorno dei playout se ne andavano sconsolate verso casa. Eppure la buona sorte (e un impegno economico non indifferente) ha ridato alla Fermana la Serie C. La piazza sembra aver ripreso vita dopo la disfatta contro la Viterbese. Anche grazie all’arrivo in panchina della leggenda dei gialloblù Stefano Protti. 25 gol in 57 presenze gol con la Fermana tra il 1994 e il 1996, anno della promozione in C1. Proprio quella stagione magica diede l’immortalità fermana a Stefano Protti.

Fermana, entusiasmo ritrovato grazie alla leggenda Protti

L’allenatore ha guidato una squadra giovanissima, con un’età media che si aggira intorno ai 18 anni, ancora in allestimento nel ritiro di Sarnano. Fresca di ritorno, la squadra è scesa subito in campo nella seconda amichevole stagionale, la prima al “Bruno Recchioni”. Partita vinta per 5-0 contro la Monteurano Campiglione, squadra della Promozione marchigiana. Palla a terra e fraseggi: questo il mantra della squadra di Protti la cui impronta si vede. Il gioco dei gialloblù è drasticamente cambiato facendo entusiasmare anche il tanto pubblico presente allo stadio. È pur sempre calcio d’estate, ma la Fermana inizia a far divertire.

Dopo l’amichevole, Stefano Protti è intervenuto ai nostri microfoni: “Tornare è stato bello. Le giornate più belle però devono ancora arrivare, come la presentazione ufficiale della squadra. Le partite saranno poi la ciliegina sulla torta. Come ho sempre detto, è stato un sogno tornare qui da allenatore. È qualcosa di straordinario tornare in questo club che mi ha amato fin dal primo momento. Avrei allenato questa squadra anche in terza categoria”. 

L’allenatore ha continuato parlando della squadra. “Sono 10 giorni che ci alleniamo con un gruppo giovanissimo, parecchi possono fare ancora gli Allievi. Siamo in fase di allestimento, abbiamo fatto il ritiro con una squadra Primavera o poco più”.

Per concludere, l’allenatore ha parlato dello slittamento dell’inizio del campionato. “Sicuramente un po’ di aiuto c’è. Ma è slittato una settimana, non è slittato un mese. Dobbiamo essere bravi ad approfittarne, però il tempo è comunque molto stretto. Sia nell’acquistare giocatori che nel prepararli per lottare per la salvezza con le altre 8/9 squadre. Il gap sarà ristretto perchè ci sono squadre che stanno facendo rose disumane per vincere”. 

Le parole di De Pascalis

Dopo l’amichevole ha parlato anche il nuovo capito della Fermana Donato De Pascalis, l’unico insieme all’ex Napoli Spedalieri rimasto dalla rosa della scorsa stagione. “La squadra l’ho vista bene. La stangata emotiva dopo la retrocessione è stata forte, ma dopo il ripescaggio ci siamo risollevati. Nonostante ci sono tanti giovani ho visto i ragazzi carichi e preparati. Lo slittamento dell’inizio del campionato indubbiamente ci ha dato una grande mano. Il recupero procede bene, dopo la terza operazione mi sento meglio”.