Fermana, vittoria davanti al campione di ginnastica Carlo Macchini
C’è stato Carlo Macchini tra gli spettatori d’eccezione che nel pomeriggio hanno assistito allo stadio “Recchioni” alla vittoria della Fermana sul Pontedera nel turno numero 12 del girone B di Serie C. L’1-0 firmato da Pannitteri è stato festeggiato sugli spalti anche da Macchini, 25enne di Fermo tesserato per le Fiamme Oro. Lui, fresco del risultato di quarto miglior ginnasta alla sbarra al Campionato Mondiale di Kitakyushu. Il suo esercizio è stato tra i migliori otto al mondo con il personale di 14.966. Macchini è stato invitato allo stadio dalla dirigenza della Fermana e alla fine del primo tempo gli è stata consegnata una targa “per il grande risultato ottenuto ai Mondiali e per portare in giro nel mondo, con orgoglio il nome della città“. La sua è stata una presenza portafortuna.
Fermana festeggia davanti a Macchini: sette punti in tre partite
E sorride anche e soprattutto sul campo la Fermana, che ha messo insieme sette punti nelle ultime tre partite: “Sono strafelice per la prestazione e per quanto i ragazzi hanno fatto in campo – ammette l’allenatore Giancarlo Riolfo – significa che stiamo crescendo come gruppo, morale e convinzione. Ci stiamo ritrovando anche a livello numerico e tutti stanno rispondendo presente per il minutaggio che gli viene dato“. La dedica è “per chi sta giocando meno e morde il freno, pronto a rispondere presente quando sarà chiamato in causa con tutta la squadra”.
On fire è Frediani: “Lui ha la mia piena fiducia come tanti altri, tante volte le scelte non sono legate a bocciature. Le faccio per sfruttare situazioni, energie in campo di partita in partita. Lui era entrato molto bene nello scorso turno contro l’Ancona-Matelica e contro il Pontedera gli ho dato fiducia dall’inizio in una partita dalle caratteristiche diverse. Ha lavorato forte finché è stato in campo, è stato decisivo e incisivo in occasione del gol. Ma sono stati bravi tutti, queste partite si vincono di squadra”. Riolfo aveva chiesto alla vigilia una squadra matura. Risposta arrivata: “Tra il primo e il secondo tempo abbiamo alzato ulteriormente l’asticella della tensione – racconta l’allenatore – i ragazzi sono molto critici con se stessi e questo deve darci forza e compattezza a livello di gruppo, risultati e determinazione”.