27 anni dopo c’è Fidelis Andria-Bari: il “Degli Ulivi” indosserà l’abito migliore
La prima volta fu nella stagione 1992-1993. il campionato era quello di Serie B e il derby tra Fidelis Andria e Bari era già tra i più caldi in assoluto. Ventisette anni dopo eccole di nuovo contro. Di acqua sotto i ponti ne è passata tra fallimenti, ripartenze da categorie nemmeno lontanamente accostabili a squadre ( soprattutto il Bari ) che per bacino d’utenza e storia meriterebbero tutt’altro. Intanto, il dato sui biglietti venduti è già da record.
Il “Degli Ulivi” è pronto al pienone: i dettagli
2000 sono i biglietti già venduti in un giorno ad Andria. Poco più ne arriveranno da Bari per il settore ospite per uno stadio con una capienza massima di 5500 posti. Per il giorno del match, si registrerà il tutto esaurito. Insomma, l’attesa quasi trentennale sta per essere spazzata via da una giornata che dalle parti di Andria attendono da tempo.
21 novembre 2021 la data cerchiata in rosso sul calendario dai tifosi della Fidelis nel giorno ( tra i più attesi dell’estate ) della compilazione dei calendari: “C’è il derby col Bari, io quel giorno non ci sono per nessuno”, immaginiamo così uno scambio di battute tra amici o in famiglia. E quel giorno è arrivato. A dire il vero, e non lo abbiamo dimenticato, un Bari-Fidelis Andria c’è già stato: esattamente tre mesi fa, Coppa Italia, e nonostante i pronostici furono gli ospiti a sbancare il San Nicola con l’1-0 finale. Tre mesi trascorsi, 14 giornate di campionato alle spalle e a dare uno sguardo alla classifica sembrerebbe quasi un testacoda.
“E’ un derby, sfugge ad ogni logica”
Il Bari primo, forte dei suoi 30 punti, ed una Fidelis Andria penultima che di punti ne ha meno della metà. Abbiamo usato il condizionale non a caso, perché trattandosi di derby ecco che spunta una delle frasi più inflazionate del tema: “E’ un derby, sfugge ad ogni logica”.
E forse sarà cosi, ma di certo la vicinanza dei tifosi di casa ci sarà eccome. Un “Degli Ulivi” pronto ad indossare il suo abito migliore per fare bella figura con la prima della classe. Con l’aiuto dei propri sostenitori. Perché è un derby, e come tale sfugge ad ogni logica.