Il primo gol in maglia biancazzurra di Angelo Bonavolontà non è bastato alla Fidelis Andria per tornare a una vittoria che manca ormai dal 28 novembre (2-3 a Messina) ma il centro del numero 30, pareggiato pochi minuti dopo dalla zampata di Ferrante, ha permesso al team allenato dal duo Di Leo-Di Bari di tornare a casa con un punto dal derby di Foggia. Di certo per Bonavolontà, classe 2000 arrivato in estate dalla Paganese, quella del 6 febbraio 2022 resterà una data non banale in carriera.
La vittoria in casa Fidelis manca da oltre due mesi ma il pareggio dello Zaccheria ha garantito continuità al punto ottenuto quattro giorni prima in casa contro il Catania. La squadra del presidente Aldo Roselli, che ha già cambiato tre allenatori in stagione (dopo l’avvio con Panarelli e il subentro di Ginestra, esonerato lunedì scorso) e oggi è terzultima nel girone C di Serie C: in questo tourbillon di scelte, passato per un calciomercato estivo condotto di corsa per il ripescaggio, interventi per rifinire la rosa tra ottobre e novembre attingendo dagli svincolati e un profondo restyling invernale, Bonavolontà è stato tra i pochi “superstiti”. Da perno davanti alla difesa o da interno, il centrocampista arrivato in prestito dalla Paganese ha messo insieme 15 presenze da titolare e 4 da subentrante in campionato, unite a un poker di gare dal primo minuto in Coppa Italia di Lega Pro.
Il nastro si riavvolge al minuto 52 di Foggia-Fidelis Andria: corner per gli ospiti, sponda aerea di Sorrentino e Bonavolontà in tuffo tocca quel tanto che basta per mandare la palla alle spalle di Alastra. Centro che non ha assicurato la vittoria ma ha attestato una nuova era per i biancoazzurri: quella che coincide con i gol dei centrocampisti. Assenti per troppo tempo, fattore pesante per una squadra che fa fatica a trovare la via della rete. Risolo contro il Catania aveva suonato la carica, Bonavolontà ha ribaadito il concetto quattro giorni dopo a Foggia.
Centimetri, lotta, governo. Garanzie che il centrocampista nato il 3 agosto 2000, 90 partite tra C e D con Paganese, Taranto e Fidelis nonostante i suoi 21 anni e mezzo, sta offrendo. “Vale” è la frase che campeggia sul suo account Instagram. “Sta bene”, suonerebbe la traduzione. Un approccio che il 21enne originario di Avellino ha mostrato dal primo giorno. Scalando gerarchie e rimettendosi in discussione in un reparto rivoltato come un calzino dal calciomercato: hanno salutato Dipinto, Bordin e Di Noia, sono arrivati Urso, Risolo e Bortoletti. Per la salvezza serviranno anche i loro gol. E tanta Bonavolontà.
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