I due volti della Fidelis Andria: imbattibile in Coppa Italia, penultima in Serie C
Il calcio è strano, lo sappiamo, ma la Fidelis Andria lo sta dimostrando con i fatti: tante difficoltà in Serie C ed un percorso perfetto in Coppa Italia. La vittoria contro il Piacenza è la ciliegina sulla torta, anche se a completarla manca un’ultima fetta. In semifinale i ragazzi di Ginestra incontreranno la vincente tra Sudtirol e Teramo e sicuramente sarà una gara più complicata.
Il doppio volto della Fidelis Andria
In campionato le vittorie sono soltanto tre, addirittura meno rispetto a quelle raggiunte in Coppa Italia. I pugliesi hanno il peggior rendimento casalingo del girone C di Serie C insieme al Campobasso e attualmente sono in zona rossa. Le due strade intraprese sembrano totalmente differenti: una tortuosa e piena di buca, l’altra asfaltata. La Fidelis Andria ha esordito nella competizione battendo il Bari, la capolista in campionato. Una partenza tipica da “se il buongiorno si vede dal mattino”.
Gli azzurri hanno vinto anche contro la Virtus Francavilla e il Foggia, dimostrandosi la squadra migliore della Puglia in questa competizione. Nonostante ciò in campionato ha continuato ad indossare la maschera della sconfitta, alternando qualche buon risultato, ma in un mare rosso di sconfitte. “Semper Fidelis” il motto del club e dei tifosi, che hanno continuato a dare fiducia alla squadra, ottenendo così qualche soddisfazione. La Coppa Italia è una competizione diversa, dove conta molto arrivare preparati in quel determinato momento. Spesso si prende sottogamba, facendo molte rotazioni, ma non è il caso della Fidelis che dato valore a queste partite ed è stata ripagata.
Nel segno di Bubas
Il trentaduenne argentino di Esquel in campionato non ha trovato un grande feeling con il gol, soltanto uno in quindici partite, ma in Coppa Italia ha migliorato il suo score. Attualmente è il capocannoniere con 4 reti, insieme a Minesso, attaccante del Modena, però eliminato. Bubas nella fase ad eliminazione diretta ha messo in campo tutta la sua esperienza, togliendosi anche la gioia del gol, sempre decisivo. Ha messo il suo timbro in tutte le partite, quindi ha equamente suddiviso il suo contributo. La Fidelis può continuare a sognare, sperando però che il sogno si trasformi in realtà.
A cura di Antonio Salomone