Fidelis Andria, Cudini e Federico: “Identità, fame e giovani. Chance della carriera”
Tempo di presentazioni per la Fidelis Andria 2022/23: è toccato all’allenatore Mirko Cudini e al direttore sportivo Sandro Federico, scelti per la nuova era tecnica dopo la salvezza conquistata a metà maggio ai playout nel girone C di Serie C. Proprio il ricordo del mantenimento della categoria è stato nel cuore dei saluti del presidente Aldo Roselli: “Ringrazio lo staff tecnico della stagione precedente, con Nicola Di Leo, Vito Di Bari, Pasquale Logiudice e Mimmo Di Cecco: questo per noi è l’anno zero, l’anno della ripartenza”.
Fidelis Andria, Cudini: “Il direttore Federico e la società mi hanno voluto con forza”
Cudini, 48 anni, arriva ad Andria dopo l’ottima stagione alla guida del Campobasso, salvo al ritorno nel girone C di Serie C. “Sono grato alla società e al direttore che mi danno la possibilità di vivere questa esperienza – le parole dell’allenatore – le mie motivazioni sono altissime, questo è un punto importante della mia vita professionale. Questa non è una tappa intermedia per me. Venire da Campobasso, altra piazza calda, significa tanto. Andria ha anche un percorso diverso alle spalle. Direttore, presidente e società mi hanno cercato in tutto per tutto e questa è stata una molla. Abbiamo idee chiare e l’impegno sarà massimo. Chi verrà ad Andria dovrà sposare il nostro progetto e prenderemo gente funzionale“. Parola chiave, personalità: “La ritengo importante, serve gente pronta per affrontare un certo tipo di piazza. Ci auguriamo che ci siano meno difficoltà possibili. Non servono prime donne e ci vuole grande mentalità”. Offensiva, come il progetto tattico prevede: “Cerchiamo gente che abbia qualità, non è facile a volte trovare le caratteristiche giuste soprattutto in questo periodo in cui i migliori vanno via prima“.
L’allenatore tocca anche la vicenda riguardante il Campobasso: “Mi auguro che la situazione sia risolvibile – precisa – ci sono di certo giocatori che ho avuto con me per minimo 3-4 anni. Molti di loro sono però vincolati quindi cerchiamo situazioni diverse, al massimo lavoreremo su qualcuno che si è svincolato. Non voglio però portare via giocatori a una squadra a cui devo molto”. Battuta su Giovanni Mercurio, primo arrivato della stagione 2022/23. “Giocatore interessante, che non ha ancora espresso il suo potenziale vista la sua giovane età. Per lui come per altri sarà una tappa fondamentale, potrà cimentarsi con una piazza vera”.
Federico: “Questa non è una piazza come le altre, occorre essere uomini”
Tocca al ds Federico spiegare la scelta Cudini in panchina: “Mirko è un allenatore emergente ma già di grande esperienza, anche con lui c’è la stessa idea di calcio. Ripartiamo, è l’anno in cui dobbiamo provare a fare un calcio diverso, con giovani di proprietà e mantenendo un bilancio il più possibile sano. Ci saranno momenti difficili ma siamo convinti del fatto che con una politica giusta si possa dare un futuro importante all’Andria”. Si lavora anche in uscita: “Esuberi? Questo è un problema di tante società, cercheremo di lavorare su degli scambi e nell’avere tanti calciatori funzionali al nostro progetto. Non sono preoccupato, arriveranno anche giocatori più esperti che facciano crescere i giovani. Per giocare in questa realtà occorre essere uomini, i calciatori devono capire che questa piazza non è come le altre”.
“Siamo giovani ma siamo in questo mondo da tanti anni – ammette Federico – questa è una piazza che esalta qualità e caratteristiche di determinati calciatori. Stiamo rinforzando non a caso il reparto di attacco, dove la Fidelis ha sofferto negli ultimi anni. Stiamo scegliendo calciatori di talento, ne arriveranno altri nei prossimi giorni. Chi fa bene qui poi può veramente fare un salto importante“. Tra le conferme dovrebbe esserci quella di Giacomo Casoli, capitano della scorsa stagione. Anche se “buona parte dell’organico dell’anno scorso potrebbe essere sul mercato, poi sono anche le richieste che fanno la differenza. Al 18 luglio, data del raduno, vorremmo arrivare con un organico già assemblato al 70-80 per cento. L’allenatore vuole il massimo dai ragazzi. Non è un lavoro semplice, siamo abituati ma stiamo lavorando già da circa 20 giorni e abbiamo alcune situazioni di cessioni in piedi. Scambio Davì-Di Piazza con la Juve Stabia? Trattativa vera, stiamo ragionando sui numeri“.