Fidelis Andria, Lamorte: “Tifosi da Serie B, società da D”
C’è rammarico in casa Fidelis Andria per la retrocessione diretta in Serie D, certificata dopo l’ultima gara di campionato persa al Francioni contro il Latina per 2-1. I biancazzurri, dopo l’iniziale vantaggio di Ventola, si son fatti poi superare da Ganz e Carissoni. 33 i punti conquistati in quest’annata di Lega Pro, con l’ultimo posto che ha calcisticamente condannato la squadra di Cudini alla D. Tanta amarezza anche nelle parole dell’amministratore delegato della Fidelis, Pietro Lamorte, che ha parlato a Telesveva.
Fidelis Andria, Lamorte: “Abbiamo fallito l’obiettivo, sembrava che potessimo fare quest’impresa impossibile”
Pietro Lamorte, amministratore delegato del club pugliese, ha fatto il punto della situazione, prendendosi tutte le responsabilità dopo la retrocessione: “È difficile commentare, trovare le parole perché sono oggettivamente inutili. Abbiamo fallito l’obiettivo, nelle ultime otto partite del nuovo corso di Cudini sembrava che potessimo fare quest’impresa impossibile e ce l’abbiamo messa tutta. Mi prendo la responsabilità di aver fallito nel mio obiettivo perché credevo davvero, prendendo due mesi fa il comando delle operazioni, di poter cambiare il corso della stagione. Invece mi prendo tutta la responsabilità, come è giusto che sia: ho fatto tante scelte e sono andato vicino all’impresa. Ma l’impresa è tale quando si conclude”.
L’ad della Fidelis ha parlato, in modo amareggiato, di fallimento in merito alla stagione della società biancazzurra: “Quindi questo è un fallimento e io ne sono responsabile. Nei prossimi giorni dovremo fare tutte le valutazioni con la prospettiva della Serie D. Io da amministratore delegato devo occuparmi anche del futuro. Avevo in piedi delle trattative che contemplavano anche la prospettiva della Serie D. Non ne parlavamo prima ma adesso è successo, quindi nei prossimi giorni dovrò approfondire per capire se le trattative che avevamo in piedi avranno un seguito. I mille tifosi giunti da Andria? Devo chiedere scusa sinceramente, non sono scuse di circostanza. Loro hanno dimostrato ancora una volta di essere un pubblico di Serie B mentre noi tutti come società, io per primo, ci meritiamo la D”.