Fidelis Andria, Mariano Fernandez sfida il Cerignola da ex: “Bei ricordi ma ci servono punti. Ai ragazzi ho chiesto di metterci il cuore
“Dobbiamo giocare sempre come se fosse una finale. Chi arriva deve essere orgoglioso di rappresentare questa città”. Sono le due regole della Fidelis Andria, penultima nel girone C di Serie C, in vista delle prossime 17 giornate di campionato. Le annuncia il direttore sportivo Mariano Fernandez, che ai microfoni de LaCasadiC.com parla della sfida da ex al Cerignola, in calendario domenica alle 17.30 al Monterisi. All’Audace nel biennio 2016-2018, il 44enne argentino di Lanus si racconta tra ricordi, obiettivi di mercato e corsa salvezza.
Fidelis Andria, Fernandez: “A Cerignola tanti amici, il derby va giocato con orgoglio”
Che settimana è quella di Mariano Fernandez?
“Una settimana intensa, lavorando per rinforzare la squadra e migliorarla stando vicino ai ragazzi. Si sono preparati al meglio, sanno quanto conta questa partita per noi”
Cerignola che esperienza è stata per Mariano Fernandez?
“Bellissima, credo che sia stato fatto un ottimo lavoro. Ho conosciuto persone con le quali sono tuttora in ottimi rapporti: ho dell’affetto per quella piazza”.
Il Cerignola ha il quarto rendimento interno del campionato, la Fidelis non vince in trasferta dal 28 novembre del 2021. Sono numeri che valgono come motivazione per voi?
“Più che l’effetto derby, conto sull’orgoglio e sul senso di appartenenza della squadra. Ci troviamo in una situazione di classifica complicata e per noi ogni partita e ogni punto sono determinanti. Avremo di fronte una squadra che sta giocando un ottimo campionato e sta bene. Dovremo essere all’altezza e giocare una partita di spessore”.
Calciomercato e Fidelis Andria: “Siamo ancora al 50%, compreremo 5-6 giocatori”
Avete ceduto Persichini, Hadziosmanovic, Sipos e Fabriani. Sono arrivati Finizio, Marino, Ekuban e Ventola. A che punto è il vostro calciomercato?
“Siamo al 50% delle operazioni, dobbiamo inserire ancora 5-6 giocatori. Cerchiamo un paio di difensori, dove siamo numericamente incompleti, un altro innesto in attacco e un altro a centrocampo più un innesto in fascia. Questa squadra ha una base di qualità ma è chiaro che questi mesi sono stati difficili. Lo dice il nostro rendimento. Credo però che aggiungendo gli elementi giusti a una base solida, il girone di ritorno potrà essere diverso dall’andata”.
Qualcuno invece ha chiesto di andar via in maniera esplicita?
“Nessuno, è chiaro che chi rimane però ad Andria deve farlo perché vuole restare. Lo stesso vale in entrata: chi arriva deve essere orgoglioso di rappresentare questa città. Noi stiamo lavorando sugli stimoli”.
In campo ricordiamo un Mariano Fernandez grintoso, così il vostro allenatore Diaw Doudou. La Fidelis è la squadra che ha perso più punti tra primo e secondo tempo nel girone C. State lavorando sull’aspetto caratteriale?
“A volte è mancata la capacità di gestione della partita, si lavora per cercare di capire i momenti e la loro importanza, migliorando sugli errori per non ripeterli mai. In questo girone di ritorno dobbiamo essere completamente diversi come atteggiamento, non possiamo ripetere gli sbagli dell’andata”.
“La trattativa per la cessione del club? Ho interrotto alcune trattative in entrata”
Torniamo alle festività natalizie. C’era una trattativa in corso per la cessione della società e anche la sua posizione sembrava poter cambiare. Come ha vissuto quei giorni?
“La proprietà mi aveva spiegato che c’era questa chiacchierata in corso con il gruppo rappresentato da Baraldi. Ho fermato il lavoro che stavo portando avanti sul mercato per una settimana, poi la trattativa si è interrotta e allora ho potuto riprendere il mio percorso. Ora abbiamo le idee chiare su cosa serve alla squadra e cercheremo in queste due settimane di mettere dentro dei profili sui quali sto lavorando da tempo”.
Domenica si gioca un derby atteso da entrambe le piazze. Cosa sente di promettere ai tifosi della Fidelis?
“Ho detto ai calciatori che è fondamentale dare il massimo e giocare con il cuore. Gli errori tecnici e tattici possono esserci ma quando dai tutto i risultati arrivano. Di questo siamo certi. Sarà la nostra stella polare nel girone di ritorno”.
A cura di Luca Guerra