FIGC e nuovi pesi elettorali, club di C sul piede di guerra
Un equilibrio sottilissimo che rischia di alterarsi in caso di conferma delle bozze che circolano in queste ore sui nuovi pesi (e nuove misure) da assegnare alle Leghe in seno al Consiglio federale.
Dalla Serie C si leva un coro di timori e proteste che fa da corollario all’insoddisfazione di una Lega che rischia di perdere tanto, troppo potere nel panorama calcistico italiano passando dal 17 al 12% con possibilità di nominare soli due consiglieri federali.
Un’ipotesi quasi inspiegabile, in netto contrasto con i successi raccolti negli ultimi anni in termini di sostenibilità e appeal mediatico sotto la guida di Matteo Marani, appena rieletto a furor di popolo e con numeri che mai si erano registrati a queste latitudini.
Una ridistribuzione che rischia di affondare la C
Le tappe sono chiare e il tempo per le trattative che possano rimediare a eventuali ingiustizie ci sarebbe. Lunedì 28 ottobre ci sarà la riunione del Consiglio Federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno proposta del presidente federale di modifica statutaria e le modifiche regolamentari. Il prossimo 4 novembre, invece, si riunirà l’assemblea straordinaria chiamata a modificare lo statuto della Figc, per dare più peso decisionale alla Serie A.
Da qui ne deriva che sarà rivista la distribuzione della torta in ambito elettorale. L’ipotesi che circola in queste ore è la seguente: la Lega A passerebbe da 12 a 18%, la Lega B dal 5 al 6%, la Lega Pro (già penalizzata in passato) perderebbe ben 5 punti passando dal 17 al 12%. Resterebbe invariato, invece, il peso di Lega Nazionale Dilettanti e Associazione Italiana Calciatori. Non solo. Perché in questo caso la Serie C perderebbe anche un conigliere federale in favore della B passando da tre a due rappresentanti in consiglio.
Casini: “Bozze e testi possono essere ancora cambiati”
Intanto oggi (venerdì 25 ottobre) si è tenuta l’assemblea di Serie A. “L’assemblea ha apprezzato il lavoro svolto finora sui temi federali, ma ritiene che possano essere fatti passi in avanti per riconoscere l’importanza della Serie A nel sistema federale. Abbiamo approvato la bozza di riforma? No, abbiamo indicato la necessità di aggiustamenti, che chiederemo lunedì in consiglio federale. Autonomia o numero consiglieri? Direi entrambi”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, in conferenza stampa al termine dell’odierna assemblea di Serie A.
“Noi abbiamo già deliberato su questo – ha proseguito Casini -, la Serie A ritiene che, in base all’ordinamento Mulé, il professionismo debba essere rappresentato in misura del 50 per cento, con la Serie A vicina al 30 per cento. È una posizione che non è stata più neanche discussa: nella bozza che è circolata c’è una partenza di proposta federale, poi bisognerà vedere come andranno avanti le due posizioni – ha aggiunto -. È una partenza di discussione, il 28 c’è consiglio federale e il 31 c’è il termine per presentare la proposte. I testi sono cambiati, riteniamo che sia possibile effettuare affinamenti, sia sulla parte del testo sia sui numeri, visti scritti ieri per la prima volta”.