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Giovani, gioco e le idee di Tabbiani: Fiorenzuola, ora è lecito sognare

Il ritorno tra i professionisti dopo vent’anni del Fiorenzuola è senza dubbio una storia da raccontare. Al ‘Velodromo Pavesi’ hanno visto crescere, nel corso degli anni d’oro, giocatori come Paratici, Milanetto, Vecchi e per una stagione anche Oddo, fresco vincitore della Coppa Italia Serie C con il Padova. Insomma, un segnale che l’aria dell’Arda è buona e si può lavorare bene.

Lo sa Luca Tabbiani che in pochi anni ha saputo riportare i rossoneri dalla D fino alla C. Dalla lotta salvezza fino ai playoff il tragitto può essere breve, soprattutto in un girone molto equilibrato. Basta chiedere al Fiorenzuola, che con la vittoria nel recupero contro la Juve U23 ora si gode la decima posizione e a più sei dai playout a tre giornate dal termine. Un capolavoro firmato Tabbiani, sempre più uomo chiave nelle idee di un gruppo giovane e determinato.

Tabbiani, il deus ex machina del Fiorenzuola

Luca Tabbiani è senza dubbio l’uomo copertina del Fiorenzuola. Prima lo storico ritorno tra i professionisti e ora una salvezza (quasi) acquisita. Impensabile ad inizio anno, come lui stesso ha accennato in conferenza stampa. Una squadra giovane, ma con idee di gioco chiare e precise. Allenatore fedele al suo 4-3-3 e che si ispira a quelli che sono stati i suoi maestri da calciatore. Su tutti Maran e Modica: il primo per il suo modo di gestire il gruppo e il secondo per il gioco ‘Zemaniano’, guarda caso il modulo è quello. Tutte caratteristiche che sono ben visibili all’interno del Fiorenzuola. Allenatore che, tra i grandi, studia Sarri e Klopp, non per imitarli ma per capire le loro idee e renderle applicabili al suo gruppo.

Tanta corsa, sacrificio, inserimenti costanti e una manovra fluida. Sicuramente l’arma in più è il saper attaccare gli spazi con i centrocampisti. Non a caso il miglior marcatore della squadra è Palmieri, passato a gennaio alla Virtus Entella, e ora Stronati, decisivo proprio nelle ultime due partite. La forza di Tabbiani è stata quella di creare un giusto mix tra giovani ed esperti e credere dal primo giorno in questo gruppo nelle vittorie e nelle sconfitte. “Dopo la terza sconfitta consecutiva contro la Triestina, ero sicuro ci saremmo salvati” bastano le sue parole in conferenza per dare ancor più peso al lavoro svolto. Ora per il Fiorenzuola è lecito sognare. 

Stronati, la zampata decisiva per far sognare i tifosi

Il pomeriggio del Velodromo Pavesi si è trasformato in una vera e propria festa al triplice fischio della sfida contro al Juve U23. Dopo un primo tempo giocato ottimamente dalla squadra di Tabbiani, a cui è mancato solo il gol, nella ripresa ci ha pensato Stronati a capitalizzare un rimpallo fortunoso. Secondo gol consecutivo dopo aver sbloccato il match contro il Legnago Salus. Terzo centro in campionato per il centrocampista arrivato a ottobre. 

Sì, avete letto bene a ottobre. Dopo aver trascinato con 7 gol e 8 assist il Fiorenzuola alla promozione, nel finale della stagione scorsa si è infortunato. Problema che lo ha costretto a star fuori per diversi mesi. Mesi d’attesa, gli stessi dei rossoneri che, una volta guarito, non ci hanno pensato due volte a riportarlo a ‘casa’. Partita dopo partita ha saputo riprendersi la maglia da titolare e ora con i suoi gol ha trascinato la squadra verso il sogno dei playoff. Il ruolo della mezz’ala nei dettami di Tabbiani è fondamentale e Stronati ne è la dimostrazione. 

Fiorenzuola, ora è lecito sognare

Dopo la vittoria nel recupero, il Fiorenzuola si è portato a casa una fetta bella grossa di salvezza. Più sei a tre giornate dal termine sono un bel distacco. Tabbiani predica calma, ma è lecito sognare dopo un’impresa di questo calibro. Le ultime partite dovranno essere affrontate con lo stesso piglio, soprattutto perché da perdere c’è poco, anzi si può ancora guadagnare qualcosa.

Domenica arriva il Sudtirol al Velodromo Pavesi. Dopo aver fatto lo sgambetto al Padova, i rossoneri sognano il clamoroso bis. Poi Vercelli e, infine, si chiude con la Giana Erminio. L’ultima in casa per festeggiare comunque vada una stagione trionfale per gli obiettivi raggiunti e per la crescita del gruppo. Tabbiani e i suoi ragazzi ci credono, perché alla fine “Solo chi sogna può volare”.

A cura di Simone Brianti 

Credit foto copertina: Claudio Cavalli – Libertà

Redazione

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