Credit: Martina Cutrona
Serata amara per la Juventus Under 23, che in trasferta a Padova per il recupero della 14^ giornata del girone A di Serie C, ha rimediato una sconfitta, la seconda consecutiva. I padroni di casa hanno segnato e gestito il risultato, e per gli uomini di Zauli non c’è stato nulla da fare se non accettare lo 0-2. Nel finale, però, c’è stato spazio anche per una nota positiva: all’86’ è arrivato l’esordio di Filippo Fiumanò, difensore centrale classe 2003 cresciuto nel settore giovanile bianconero.
Fiumanò ha ricevuto la prima convocazione tra i professionisti meno di un mese fa, nella partita del 7 novembre contro il Lecco. Dopo questa, è arrivata subito la seconda panchina contro il Fiorenzuola, senza però riuscire a fare minutaggio. Tra i due match, entrambi vinti dai bianconeri, si doveva giocare questo contro il Padova (poi rinviato). Il giovane difensore ha così ripreso da dove era rimasto, trovando questa volta l’esordio. Subentrato a capitan Poli a pochi minuti dalla fine, si è conquistato la sua rivincita dopo il lungo stop forzato a causa della rottura del crociato. Dopo Mulazzi e Turicchia, un altro giovanissimo del vivaio juventino ha vissuto il debutto nel professionismo con la squadra di Zauli.
L’ultimo mese è stato un vero turbinio di emozioni per Fiumanò, che ha potuto anche allenarsi con la prima squadra alla Continassa prima di Lazio-Juventus. Di certo queste soddisfazioni se l’è guadagnate sul campo: da super titolare in Under 17, ha portato a termine un percorso incredibile segnato da un solo pareggio e tutte vittorie, stravincendo il campionato. In Primavera sta trovando continuità dopo i problemi fisici così come in Youth League, impiegato da Bonatti 3 volte su 5. Il giovane bianconero fa parte anche della formazione della Nazionale Under 19. Anche quell’esordio è avvenuto a novembre, nella partita contro l’Ungheria, dopo aver conquistato 4 presenze in Under 17 e una in Under 18. La carriera di Filippo Fiumanò sta nascendo ora, ma il trampolino di lancio è ben assestato. Visti i presupposti, presto sentiremo ancora parlare di questo ragazzo.
A cura di Lucia Arduini
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