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Dai gol con la Lucchese al primo in Serie A con il Genoa. Ora Inzaghi lo aspetta

Chi l’avrebbe mai detto. Era appena l’11 aprile scorso quando Flavio Bianchi retrocedeva ufficialmente in Serie D con la Lucchese. Nonostante i 13 gol in campionato, l’attaccante arrivato in prestito dal Genoa non era riuscito ad evitare il collasso alla sua squadra, seppur temporanea.

Bianchi, prima gioia in A

Lui è sempre stato così: fino a che c’è speranza, nulla è perduto. Anche in quel torneo di Viareggio del 2019, quando in finale contro il Bologna, aveva segnato la rete che aveva tenuto accesa la fiammella del sogno ai compagni. Anche quella volta non andò bene. Sconfitta al triplice fischio e misera consolazione come miglior giocatore del torneo. Misera, si fa per dire. Come lui lo sono stati Immobile, Cristante e Spinazzola.

Nella Primavera del Genoa ha sempre fatto la differenza (32 reti in 62 presenze totali) e anche in Serie C a Lucca non ha voluto essere da meno: protagonista ma sempre con un finale un po’ triste, sebbene poi il club toscano sia stato ripescato per questa stagione nella stessa categoria. Ma si sa, in un film fatto come si deve c’è sempre il sequel: le offerte erano tanto, soprattutto dalla B e in particolare dal Vicenza.

Ma con Lucca c’è una coincidenza particolare. E non stiamo parlando della città, ma di Lorenzo, attuale capocannoniere della Serie B: come lui ha segnato 13 reti in C, cambia soltanto la squadra che ha creduto fortemente in lui dopo un’ottima annata, quella del cuore e di una vita: il Genoa. Nessun prestito, Flavio Bianchi rimane alla base. Anche per fare da comparsa. E invece Ballardini crede subito in lui: prima presenza in A alla prima giornata stagionale contro l’Inter, poi tante panchine, 56’ con la Salernitana e infine l’Empoli. Di nuovo in Toscana, dove ha già fatto vedere a tutti di che pasta è fatto. E come se quella terra si ricordasse di lui, nonostante tra le due città non ci sia proprio amore. Tutto in una serata. 5 novembre. Esordio in Serie A.

E prima che il buio avvolgesse tutto il resto, ecco proprio Bianchi ad illuminare la scena e a salvare l’allenatore che ( almeno per un’ora) l’ha fatto esordire all’89’ minuto di Genoa-Empoli. 55 chilometri più in là. Ora è pronto per una nuova avventura. Ad aspettarlo uno che di gol ne ha fatti. E parecchi. Simone Inzaghi.

A cura di Andrea Molinari