Le speranze playoff passano per il derby di Capitanata: Foggia-Cerignola vale una stagione
“Dove eravamo rimasti?”. L’ex conduttore televisivo Enzo Tortora, probabilmente, avrebbe esordito così. O chissà, anche il regista Jonathan Demme, richiamando all’attenzione il suo film del 2015, che ha come titolo proprio questa frase. Il riferimento è al derby di Capitanata tra Foggia e Audace Cerignola, in programma domenica 21 aprile allo Zaccheria. “Dove eravamo rimasti”, dunque, frase rinomata e composta da tre parole. Già, tre, proprio come i gol segnati dalla squadra rossonera al Potenza e come quelli siglati dall’Audace alla Virtus Francavilla. Tre, come le reti “storiche” messe a segno da parte del Foggia nell’ultimo incrocio dello Zaccheria lo scorso maggio, che valsero quella clamorosa qualificazione ai quarti di finale dei playoff. La mente, per i tifosi rossoneri, non può che ritornare a quella gara. Nel mezzo, il 2-0 ofantino ottenuto all’andata di questo campionato, che fa invece sorridere i sostenitori gialloblù. Corsi e ricorsi storici come si suol dire. Questa, per la Capitanata, è la settimana del derby. E dunque, via al countdown.
Dal fortino dello Zaccheria all’Audace targata Raffaele
Se non è un vero e proprio spareggio playoff, poco ci manca. Foggia-Audace Cerignola sa di dentro o fuori. Soprattutto per la squadra di Raffaele, che rischierebbe grosso nel caso uscisse a mani vuote dallo Zaccheria. “Andremo lì per vincere, la squadra sa cosa vuole”. Questo l’importante virgolettato dello stesso allenatore di Barcellona Pozzo di Gotto dopo il 3-0 inflitto alla Virtus Francavilla. Una prestazione, quella offerta contro i biancazzurri, all’altezza e fatta di concretezza, attenzione e determinazione. All’appuntamento di domenica 21 aprile le due formazioni vi arrivano separate da un solo punto. Foggia decimo a quota 48, Audace appaiata un gradino sotto con 47 punti. La squadra di Cudini, dopo le sconfitte con Latina e Casertana, ha vinto e convinto a Potenza portandosi a casa l’intera posta in palio con un netto 3-0.
Sono ben 7 i successi ottenuti dai rossoneri nelle ultime 10 uscite che, davanti al proprio pubblico in questo 2024 hanno lasciato punti per strada solamente contro Taranto, Avellino, Catania e appunto Casertana. Dal canto suo, il Cerignola ha optato per il cambio in panchina lo scorso 11 marzo sollevando dall’incarico Tisci e chiamando Giuseppe Raffaele. Due vittorie, due sconfitte ed un pareggio. Questo lo score del neo allenatore gialloblù dalla trasferta di Catania ad oggi. Un rendimento definibile altalenante, ma fortemente caratterizzato da diversi infortuni e defezioni delle ultime settimane. Dalla squalifica di Martinelli all’indisponibilità di Capomaggio, passando per i problemi fisici di Malcore e per la situazione legata a Ruggiero. Per l’italo-inglese operazione al menisco del ginocchio destro e campionato finito.
Cudini ritrova Tascone e Odjer, Martinelli e Ruggiero sicuri assenti
Dalle sgroppate sulla fascia di Salines alle geometrie di Sainz-Maza, passando per l’intelligenza tattica di Odjer e il fiuto del gol di D’Andrea. Senza dimenticare l’esperienza in difesa di Ligi ed Ercolani. Questi solo alcuni degli uomini di chiave in casa Foggia e Audace Cerignola. Se la squadra rossonera ritroverà Tascone, Odjer e Cudini, che hanno scontato i propri turni di squalifica, quella gialloblù spera di riavere a disposizione Capomaggio. Il centrocampista ex Fasano è stato costretto a volare in Argentina nelle scorse settimane per motivi personali ed è quindi in dubbio. Da valutare invece le condizioni di Tentardini, uscito anzitempo al Monterisi contro la Virtus Francavilla. Sicuro assente, al pari di Ruggiero, l’ex di turno Martinelli che è squalificato e rientrerà solamente nell’ultima giornata col Giugliano.
Dando uno sguardo infine ai precedenti, si tratterà dell’incrocio numero nove tra le due squadre allo stadio Pino Zaccheria. Il Foggia ha sempre vinto, tranne in una sola occasione. Ovvero il 20 novembre 2022 quando il Cerignola riuscì ad imporsi in rimonta per 3-2. Russo, Malcore e Neglia ribaltarono il doppio vantaggio rossonero firmato Costa-Peralta. L’ultima volta allo “Zac” ebbe invece la meglio l’allora squadra di Delio Rossi che, dopo aver perso 4-1 al Monterisi in occasione della gara d’andata valevole per il primo turno della fase nazionale dei playoff, vinsero 3-0. Schenetti, Frigerio e Kontek scrissero la storia nel giro di poco più di 10 minuti mandando in estasi il pubblico rossonero.