Lancia un petardo in campo: tifoso del Foggia arrestato

I tifosi del Foggia allo Zaccheria / screen
L’episodio durante la partita Foggia-Avellino disputata lo scorso 8 febbraio.
Un botto improvviso, il rischio di conseguenze immediate e la giustizia che fa il suo corso. La Questura di Foggia ha subito indagato nelle ore successive alla sfida tra Foggia e Avellino dello scorso 8 febbraio, quando un petardo è esploso vicino al portiere rossonero e agli addetti alla sicurezza situati nei pressi della Curva Nord dello stadio Pino Zaccheria.
Grazie a un’attenta attività investigativa condotta dalla DIGOS di Foggia, il responsabile è stato identificato nelle ore successive. Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, portando all’arresto dell’uomo in flagranza differita, un meccanismo che consente di procedere all’arresto fino a 48 ore dopo il fatto per reati legati a eventi sportivi.
L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria e il tifoso, riconosciuto come appartenente ai circuiti ultras locali, è stato processato con rito abbreviato. La sentenza: dieci mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena. A questa condanna si aggiunge una misura accessoria significativa: il DASPO per due anni, con l’obbligo di firma presso gli Uffici di Polizia in concomitanza con le manifestazioni sportive.
L’episodio evidenzia ancora una volta l’attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto alla violenza negli impianti sportivi, fenomeno che continua a rappresentare una sfida per la sicurezza pubblica. Tuttavia, nel rispetto della presunzione di innocenza, la posizione dell’individuo resta al vaglio della magistratura fino a un’eventuale sentenza definitiva.