Foggia, Canonico interviene dopo il servizio su “90° Minuto”: “Racconto lesivo della mia persona”

Nicola Canonico presidente del Foggia - credit: Foggia Calcio www.lacasadic.com
L’ex presidente rossonero replica e non ci sta in merito a quanto detto sul suo operato: arriva la nota ufficiale del club.
Momento delicato e tutt’altro che disteso in casa Foggia per ciò che si sta al momento attraversando sul campo e, soprattutto, extra-campo. C’è attesa, infatti, per la scadenza di oggi mercoledì 16 aprile inerente il pagamento dei contributi e degli stipendi a seguito dell’addio dell’ormai ex presidente Nicola Canonico, con lo stesso imprenditore che nel frattempo ha deciso di diramare tramite il club un comunicato stampa.
Canonico è intervenuto in merito al servizio andato in onda su “90° Minuto” su RAI2 nella giornata di martedì 15 aprile, dicendo la sua su quanto fatto evidenziare nei suoi riguardi e nella sua persona a livello di presidenza. La replica dell’imprenditore barese non si è fatta attendere, con lo stesso che attraverso una nota ufficiale ha voluto chiarire alcuni aspetti, che sarebbero stati sottolineati (a sua detta) in modo distorto e omissivo verso il proprio operato.
“Il servizio in questione ha diffuso un’immagine falsa e manipolata del mio percorso alla guida del Foggia, descrivendomi come un presidente che “chiude i rubinetti” e “abbandona la squadra”, senza alcuna contestualizzazione, e soprattutto ignorando deliberatamente fatti gravi, oggettivi e penalmente rilevanti”. Questo parte del comunicato stampa, con tanto di sottolineatura anche in merito a diversi elementi e situazioni che si son verificate attorno all’ambiente Foggia nel corso della sua presidenza.
Dall’attentato nei confronti dell’ex giocatore Di Pasquale alle offese ricevute negli ultimi tempi, passando per atti intimidatori verso suo figlio Emanuele e le diverse indagini che sono attualmente in atto. “Fatti pubblici, gravi, documentati e oggetto di indagine della magistratura antimafia. Il silenzio con cui son stati trattati – anzi, completamente ignorati – da una testata del servizio pubblico, è inaccettabile, vergognoso e pericoloso”. Così, Nicola Canonico nel comunicato ufficiale diramato dal Calcio Foggia 1920.
Foggia, Canonico: “Non ho mai causato penalizzazioni e ho sempre rispettato gli obblighi. Lascio un club sano e in regola”
Oltre a quanto riportato, l’ex presidente del Foggia Nicola Canonico si è così espresso nel comunicato ufficiale, riferendosi al giornalista Di Gennaro e soffermandosi sulle sue precedenti gestioni: “Quali sono le piazze in cui avrei causato punti di penalizzazione o abbandoni irresponsabili? La risposta è semplice: nessuna. Non ho mai lasciato una società con debiti federali, nessun club da me gestito ha mai subito penalizzazioni, quando ho lasciato l’Andria la società è passata regolarmente a Fusiello ed è proseguita l’attività. Quando ho lasciato il Bisceglie, il club è stato rilevato da Racanati e ha continuato a fare calcio. Un presidente può legittimamente aprire e chiudere un ciclo sportivo, ciò che conta è la correttezza, il rispetto degli obblighi e la trasparenza. Tutti elementi che ho sempre garantito”.
E poi, sul clima delle “contestualizzazioni”: “Chi oggi parla con leggerezza di “contestazioni della tifoseria” dimentica – o finge di dimenticare – che quanto accaduto negli ultimi mesi non ha nulla a che vedere con la critica sportiva. Ciò che io e la mia famiglia abbiamo subito è stato un attacco personale continuo, violento, volgare e disumano. Mi sono trovato davanti a: striscioni e cori offensivi, insulti personali, esposizione pubblica di una testa di maiale raffigurante il mio volto in Curva Nord; auguri di morte, malattie e messaggi pieni di odio, diffusi con sistematicità e tollerati in modo colpevole; un clima di odio sociale che ha superato ogni limite, trasformando la gestione di una squadra di calcio in una questione di sopravvivenza umana e familiare. Questo non è calcio. Non è tifo. Non è passione. È violenza psicologica travestita da dissenso, e chi ha contribuito a legittimarla porta su di sé una responsabilità storica e civile pesantissima. In questo clima nessun imprenditore, nessun padre, nessun essere umano può proseguire serenamente. Ecco perché – al netto degli attacchi giornalistici – ho scelto di chiudere il mio ciclo, lasciando una società sana e in regola, ma prendendo le distanze da un ambiente diventato inaccettabile”.
Canonico: “Chiedo una rettifica ufficiale alle dichiarazioni false”
A seguito di tutto ciò che l’imprenditore barese ci ha tenuto a precisare e sottolineare, lo stesso ha infine chiosato facendo presente alla redazione di 90 minuto quanto segue: “Per questi motivi: chiedo alla redazione di 90° Minuto la lettura integrale del presente comunicato nella prossima trasmissione utile, in ossequio al diritto di replica sancito dalla legge; chiedo una rettifica ufficiale alle dichiarazioni false e tendenziose rese in trasmissione”.
“Mi riservo ogni azione a tutela della mia persona, del mio operato e della mia reputazione, dinanzi alle sedi competenti. La verità non si nasconde. La verità non si insabbia. La verità si racconta”.