Il giorno della verità è arrivato. Nella sala Antonio Fesce dello Zaccheria, nella giornata di lunedì 10 luglio, il presidente del Foggia Nicola Canonico è tornato a parlare. É passato poco meno di un mese dalla finale playoff che avrebbe potuto portare il Foggia in Serie B. Finale poi persa contro il Lecco in una doppia sfida. Da quel giorno c’è stato un susseguirsi di eventi, caratterizzati dal silenzio di Canonico: prima l’addio di Delio Rossi, poi la situazione improvvisa del Lecco sulla mancata iscrizione che hanno riacceso le speranze della B. L’ammissione del Lecco in Serie B sembra aver tappato le ali al Foggia che però non è intenzionato ad arrendersi e ha voluto presentare ricorso al CONI come dichiarato dallo stesso patron rossonero.
Il presidente del Foggia Canonico esordisce parlando del ricorso al CONI, sottolineando la decisione di lasciare la carica di presidenza: “L’ultima stagione non si è ancora conclusa, purtroppo. Stiamo presentando ricorso al CONI, nella vita esistono le norme e le regole che vanno rispettate. Quando si parla di termini perentori non possono essere slittati. A giugno stavamo lottando insieme ad altre quattro squadre per andare in Serie B. Il Foggia aveva raccolto tutta la documentazione utile all’iscrizione in Serie B, e il giorno dopo la finale avrebbe presentato il tutto. Nel calcio bisogna rispettare le regole. Io sto ancora qui a presiedere il Foggia. Al termine del ricorso non sarò più il presidente del Foggia. Ne nominerò un altro. Ribadisco che presidente e proprietario del gruppo sono due cose differenti. Dopo un calcio ad alti livelli, una finale ancora sotto indagine della Procura federale (sugli errori arbitrali). Anche se vincerò il ricorso non sarò più il presidente del Foggia”.
Sulla programmazione: “Quando arriveranno le proposte degli sponsor svelerò chi sono coloro che vogliono investire nel calcio foggiano. Abbiamo un gruppo da cui poter ripartire. Non era una squadra scarsa, ci è mancato poco per vincere i playoff. Considerando i tempi del ricorso, nominerò anche l’allenatore. Pasquale Marino non è una figura che il direttore sportivo che nominerò prenderà in considerazione. Voglio ringraziare mister Delio Rossi per l’amore e l’impegno in cui si è dedicato al Foggia. Eravamo una famiglia, sono rammaricato della sua scelta. Quel gruppo era un orologio perfetto. È una persona che poteva fare ancora tanto e soprattutto bene”.
Canonico crede nella B ed evidenzia come il club meriti di esser ripescato in virtù del regolamento: “Qualcuno dice che è un ricorso in salita, difficile. Difendermi è un mio diritto. Quello che sta accadendo non ha eguali. Il CONI si esprimerà il 20 luglio. Non avremmo fatto un ricorso per perdere tempo. Dal confronto con i legali il Foggia ha situazioni giuridiche aperte come una partita ancora da giocare. Il Lecco ha presentato una iscrizione tardiva. Le scadenze sono perentorie, il Foggia merita di essere ripescata come previsto dal regolamento di Serie C, che vede quattro promosse in B”.
Sul rapporto con i tifosi: “Con i tifosi ho avuto sempre un rapporto diretto e corretto. A loro dico di avere pazienza, di attendere l’evoluzione della situazione. Il calcio riserva sempre sorprese.”
Il patron del Foggia conclude soffermandosi sul futuro della presidenza e su quello dell’allenatore: “La proprietà tirerà col nuovo presidente un bilancio e farà sempre la sua parte. Per il nuovo allenatore cerchiamo uno di categoria. Non possiamo sbagliare. Il ritiro precampionato, invece, è ancora in programma. Valuteremo una struttura in Trentino. Antonio Salandra, di Fortore Energie, ha sondato il territorio per unirsi a noi. Sarei felice di questo. Per il Foggia vorrei un presidente che possa occuparsi solo del Foggia. Io non sono un pupazzo e ho ricevuto molti sfottò”.
Il segretario Pippo Severo precisa infine alcuni aspetti sul ricorso. “Il 1 giugno abbiamo ricevuto dalla Lega B un sollecito di presentare la documentazione per l’eventuale iscrizione. Lo abbiamo fatto. I termini erano fissati il 15 e 20 giugno. Il Lecco non ha presentato alcuna documentazione il 15 per i criteri strutturali, stadio compreso. Lo stesso Lecco nel ricorso ha giustificato di non aver avuto tempo per produrli. Il Lecco ha presentato la documentazione il 23 giugno”.
A cura di Roberta Miscioscia.
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