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Foggia, Canonico: “Le mie dimissioni sono irrevocabili, il club rischia di non iscriversi al prossimo campionato”

Canonico, presidente Foggia

Il patron rossonero torna a parlare e annuncia il proprio disimpegno: non sarà più lui a dirigere il Foggia con effetto immediato.

Nicola Canonico torna a parlare e annuncia il proprio disimpegno da presidente del Foggia. In una lunghissima conferenza stampa il patron rossonero ha spiegato tutte le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta.

Il tutto arriva in un momento in cui il club rossonero sta vivendo il periodo più complicato della propria stagione . Il perentorio 4-0 subito dalla Casertana al Pinto nella 34esima giornata pone la squadra di Zauri in una situazione delicata.

Il Foggia in questo momento è quartultimo con 30 punti e con soli undici punti di vantaggio dal Messina ultimo e con Casertana e Latina lì a un passo. Un finale di campionato inimmaginabile per il club pugliese. La stagione 2024/25, infatti, è stata contraddistinta da un’altalena incredibile con tre cambi in panchina e una rivoluzione nel mercato di gennaio ma la salvezza sembrava ormai cosa fatta e, invece, non è così. Il futuro del Foggia a quattro giornate dalla fine è appeso a un filo sia sul campo che fuori.

Di seguito le dichiarazioni del patron.

Canonico: “Con le dimissioni casono onori e oneri”

Il presidente Canonico ha innanzitutto sottolineato il motivo per cui non si è presentato in conferenza stampa: “Capisco che l’interazione diretta sia più semplice ma c’è comunque la possibilità di interagire. Volevo essere certo che non si presentasse nessuno per farmi offerte in sede e ho preferito collegarmi

Poi, dopo aver letto un lungo comunicato sulla sua esperienza Foggia, il presidente ha annunciato: “Le dimissioni mie e di mio figlio sono irrevocabili. Con le mie dimissioni cadono anche gli onori e gli oneri collegati al Calcio Foggia. Se entro il 16 aprile nessuno rileva la società è probabile che non verrano pagati gli stipendi e che il Foggia inizi il prossimo campionato con una penalizzazione. Nel caso nessuno si presentasse entro il prossimo campionato, la squadra rischia di non essere iscritta e ripartirà dal dilettantismo“.

“I miei errori sono nella scelta dei professionisti”

Canonico nel corso della conferenza, poi, ha sottolineato cosa non è andato nella sua gestione durata quattro anni: “Di errori ne ho fatti tanti. Mi sono affidato a professionisti come Brambilla, Roma, Zauri e Leone. Gli errori sono nella scelta dei professionisti come loro“.

Sul futuro del Foggia: “Non so di che offerta si parli. Sono rimasto qui a Bari per aspettare un emissario della cordata. Una cosa la dico: il Foggia con me non fallirà ma sicuramente non la iscriverò. Sono due cose diverse“. Ma quali sono le condizioni per cedere il club? Questa la risposta del patron: “Le stesse con cui ho acquistato il club dalla Pintus. Io ho acquisito il club con una debitoria di 2,7 milioni e l’ho rilevato a 1,8 milioni. Questi sono i criteri, a cui vanno ad aggiungersi quattro mensilità da pagare“.

“La situazione è diventata imbarazzante, lascio per questo”

Il patron ha anche giustificato il motivo per cui lascia il club: “Sto togliendo il disturbo perchè la situazione è diventata imbarazzante. Non capisco cosa stiano contestando le curve, ho rispettato la loro volontà. La mia esperienza a Foggia è finita definitivamente“.

Una decisione maturata definitivamente pochi giorni fa: “Dopo la partita con la Casertana ho maturato l’idea di andare via. Ho continuato a ricevere offese da parte di tutti, quando a scendere in campo non sono io. Il presidente andrebbe criticato per aspetti economici. Più di questo non so cosa fare“.

“Zauri e Leone concluderanno la stagione”

Nel corso della lunghissima conferenza, il patron poi ha parlato anche della squadra e del rendimento profondamente insufficiente: “Penso che più di un giocatore abbia staccato la spina. Sono tre gare che non vedo più un atteggiamento giusto e sono molto deluso dal gruppo squadra. Ma in realtà – ha aggiunto il patron – sono arrabbiato con questo gruppo squadra da inizio anno. Non sono mai rimasto contento del rendimento ma il problema è che il riferimento per le contestazioni sono sempre stato io. La Lucchese non ha una società eppure continuano ad avere fame per potersi mettere in mostra. I nostri, invece. pensano già di stare in vacanze. Per questo – ha concluso sul tema – i calciatori faranno doppia seduta fino al 15 giugno“.

Poi sulla direzione tecnica: “In una Pec avevo scritto a Luca Leone che c’era bisogno di mandar via 8/9 giocatori. I risultati mi hanno dato ragione. Detto ciò – ha precisato – Zauri e Leone non sono fuori, concluderanno il campionato e cercheranno di togliere questa situazione d’imabrazzo“.

“Auguro alla piazza un futuro roseo, anche se in questi quattro anni non c’è stato rispetto”

Infine il patron ha salutato la piazza: “Auguro ai tifosi un futuro roseo. Spero – ha aggiunto e concluso – che il mio atteggiamento possa far capire ai tifosi che gli investimenti fatti meritano rispetto, aspetto che non c’è stato in questi quattro anni“.

Si conclude, dunque, dopo quattro anni l’era Canonico a Foggia e ora per il club saranno settimane di fuoco alla ricerca di qualcuno che possa rilevare il club.