Vuole riprendere a correre il Catania, dopo il pareggio interno contro il Campobasso. I numeri sono importanti: tre vittorie nelle ultime cinque, -2 dalla zona playoff ed un margine di otto punti sui playout. Il trittico di impegni in trasferta tra Foggia ed Avellino può già dare risposte importanti. L’organico è al completo. Unico assente? Russotto. “Andrea purtroppo ha avuto un risentimento muscolare negli ultimi minuti della gara contro il Campobasso -chiarisce Baldini- dobbiamo fare ulteriori accertamenti e mi dispiace molto perché è un giocatore importante per questa squadra. Aspettiamo l’ecografia di lunedì”. Proprio lunedì l’allenatore , farà a meno anche di Greco e Moro, impegnati in nazionale under 20. “Da un lato c’è grandissima soddisfazione perché su tre giocatori di C due sono del Catania -spiega- p stato fatto un lavoro importante. Di contro c’è rammarico perché le date delle nazionali sono stati stabilite da mesi e con l’Avellino, per il recupero, si era indicata una data differente”.
La vigilia della sfida esterna, però, porta anche dolci ricordi. Esattamente un anno fa, infatti, Francesco Baldini iniziava la sua avventura siciliana. Scelta da rifare? “La risposta è semplice e scontata: assolutamente sì -ribatte- ho detto che Catania mi ha dato tantissimo come uomo, mi ha fatto crescere. Di me hanno sempre detto che sono un toscanaccio con un caratteraccio. Sono migliorato da questo punto di vista perché tante volte ho riflettuto anziché agire d’istinto. Mi sta dando tantissimo come allenatore perché ho trovato un gruppo che si è messo a disposizione ed ho conosciuto una piazza e una tifoseria incredibile. Rifarei la scelta immediatamente.”
Anniversario che anticipa la sfida di scena a Foggia. Seconda miglior potenza offensiva contro terza Parola d’ordine? All’attacco. “Non siamo proprio due allenatori che sfruttano le ripartenze o usano il catenaccio -premette subito Baldini – sarà una gara dai due volti: ci saranno momenti in cui il Catania avrà in mano il pallino del gioco, altri in cui lo avrà assolutamente il Foggia. L’andata è al primo posto dei rimpianti insieme al ko interno col Bari: abbiamo fatto bene, la squadra ha creato tanto. Ci ha condannato un errore singolo al 94’ e quando è entrato il rigore ho rosicato parecchio”. Chiosa anche su Zeman: “Le sue strategie sono molto simili alle mie. Privilegiamo la passione per il calcio a qualsiasi cosa, io lui l’ho avuto e lo stimo sotto tutti i punti di vista. È un maestro di vita” e sulle dimissioni di Maurizio Pellegrino: “Io sono stato molto chiaro oggi e non ho timore a ribadirlo: arriverò in fondo con le persone che sono state sulla barca con me: dal Direttore a questi ragazzi incredibili e tutti coloro che hanno lavorato in questa stagione”.
Di Damiano Tucci
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